I tifosi dello Schalke 04 “condizionano” il calciomercato

di Redazione Undici 18 Ottobre 2017 alle 12:35

Le tifoserie dei club tedeschi sono notoriamente tra le più calde e le più fedeli d’Europa. Negli ultimi anni, il Muro Giallo del Borussia Dortmund si è fatto notare anche sui palcoscenici più importanti della Champions League, distinguendosi per fantasia nelle coreografie e sostegno ai giocatori in campo. Deve essere l’aria della Ruhr, la regione storicamente ricca di miniere di ferro e di carbone che sta quasi al confine con la Francia, a muovere i fili della passione calcistica, perché anche la tifoseria dei rivali dello Schalke 04 non è da meno. Il club di Gelsenkirchen, che con il Borussia gioca lo storico Revierderby, ha svelato di aver acquistato un giocatore grazie a un piccolo aiuto del suo pubblico.

Gli scout dello Schalke 04 sono andati davvero fino in fondo nell’analisi del giovane attaccante Amine Harit. Classe ‘97, francese naturalizzato marocchino, Harit è «un ragazzo molto emotivo», come suggerito dal rapporto degli osservatori. Un dettaglio non di poco conto che ha semplificato il lavoro del direttore sportivo dello Schalke Christian Heidel. Per convincere l’ex giocatore del Nantes (la squadra allenata da Claudio Ranieri) a vestire il Königsblauen, o Royal Blue, il Ds si è appellato ai sentimenti del ragazzo, e gli ha mostrato un video della curva dello Schalke su un tablet: l’amore quasi incondizionato di quei tifosi alla Veltins-Arena, l’enorme seguito nelle trasferte, anche in quelle europee più lunghe e impegnative, deve aver mosso qualcosa. «Abbiamo mostrato ad Amine le emozioni che si provano a giocare nello Schalke ed è rimasto impressionato», ha detto Heidel a Sportbild.

Lui ricambia l’amore dei tifosi con assist così

La strategia ha funzionato, contribuendo a mandare in porto la trattativa. Probabilmente lo stesso Harit potrebbe aver sollecitato la dirigenza del Nantes a chiudere l’affare. Nonostante ci fossero altre strade aperte, ad esempio un trasferimento in Inghilterra dove diversi club di Premier erano disposti a offrirgli un contratto anche migliore, Harit si è lasciato rapire dal fascino e dall’amore della tifoseria di Gelsenkirchen. Alla fine l’affare si è concluso con un acquisto da 8 milioni di euro.

«Con la palla è brutalmente veloce», ha dichiarato Heidel dopo l’acquisto, «Un tipo di giocatore che ci mancava». Può essere soddisfatto il Ds dello Schalke: fino ad oggi Harit ha giocato tutte le otto partite di Bundesliga, sempre titolare, mandando a referto anche 4 assist in 600 minuti di gioco. Un rendimento che gli ha permesso di esordire con la Nazionale maggiore del Marocco (dopo aver fatto tutta la trafila nella selezioni giovanili francesi): nella partita di qualificazione ai Mondiali in Russia contro il Gabon, il 7 ottobre scorso, è entrato dalla panchina per i minuti di recupero finali, con il risultato già ampiamente deciso (3-0 per il Marocco).

>

Leggi anche

Calcio
È bastata una partita contro il Barcellona in Copa del Rey per cambiare completamente la vita del Guadalajara, un club di terza divisione
Più dell'impatto emotivo pesa quello economico: riapertura della campagna abbonamenti, tribune aggiuntive nello stadio, merchandising da grandi occasioni. Così una singola partita può cambiare il bilancio delle piccole.
di Redazione Undici
Calcio
Da un giorno all’altro, Ola Aina è diventato un giocatore di culto
Da quando è arrivato al Nottingham Forest, l’ex esterno del Torino rappresenta un nuovo modello di calciatore: una figura genuina, capace di avvicinare i tifosi semplicemente attraverso l’ironia e la creatività. 
di Redazione Undici
Calcio
Per la Coppa d’Africa 2026 sono stati convocati oltre 30 giocatori nati nell’Île-de-France
Parigi e dintorni sono un bacino rigoglioso per tante Nazionali, non solo per la Francia.
di Redazione Undici
Calcio
La FIFA ha abbassato i prezzi per gli stadi della Coppa del Mondo fino a 60 dollari, ma solo per 1000 biglietti a partita
La categoria 4, quella più abbordabile, è andata in fumo in pochi minuti e ora i tifosi potrebbero ritrovarsi a svenarsi per vedere la propria Nazionale.
di Redazione Undici