Non è un bel momento per essere Dejan Lovren

La partita contro il Tottenham è stato un disastro, sotto tutti i punti di vista. Ma la colpa, dicono alcuni, è anche di Klopp.
di Redazione Undici 24 Ottobre 2017 alle 14:48

Nascondersi: il gesto di Dejan Lovren di cancellare la foto del profilo di Instagram, insieme alla biografia e alla possibilità di ricevere messaggi privati, denota tutta la volontà di rendersi irriconoscibile, di voler affrontare la mareggiata chiudendosi a riccio dopo la grottesca prestazione contro il Tottenham. Nel microcosmo della partita del suo Liverpool contro gli Spurs, Lovren è entrato nella storia dalla porta sbagliata, protagonista nei primi due gol avversari. Poi ne è uscito, ancora una volta nel modo peggiore, sostituito dopo appena mezzora da Oxlade-Chamberlain. Un cambio che Klopp ha giustificato in conferenza stampa: «Non era infortunato, dovevamo cambiare qualcosa», ha detto proteggendo almeno parzialmente il suo difensore. Ma nell’immediato post-partita aveva infierito in maniera più crudele: «Anch’io probabilmente avrei saputo fare di meglio se fossi stato in campo, erano situazioni gestibili».

Nei suoi trenta minuti sul terreno di Wembley, Lovren ha messo scena uno spettacolo aberrante, completamente distaccato da ciò che accadeva intorno a lui, privo di convinzione e cognizione di causa. Immaginiamo: un difensore, specialmente un centrale, dovrebbe essere come un guardiano per la sua porta, uno che tiene lontani gli ospiti sgraditi. Lovren, invece, ha tenuto aperto il cancello a chiunque. Il Guardian ha pubblicato un articolo dal titolo inequivocabile: «Dejan Lovren e il Liverpool ci introducono all’arte del non-difendere». Il primo gol del Tottenham, dopo appena quattro minuti, sembra l’azione caparbia di un grande attaccante quale è Harry Kane. Ma a riguardarla bene si può notare che Lovren si fa scavalcare da un pallone innocuo e fa spazio in carreggiata a Kane, mentre si gira e si guarda intorno «come se non sapesse di essere in campo», per usare le parole del Guardian, perché «la sua è una non-difesa. Non solo si è perso l’uomo da marcare, ma ha perso anche la concezione dello spazio circostante, di cosa ci faccia lì, vestito con quello strano completo rosso».

Ci sono modi migliori per iniziare una partita

Pochi minuti dopo la storia si ripete. All’undicesimo, su un cross impreciso di Milner, Lloris blocca e rilancia lungo con le mani verso Kane. Lovren ci prova: va verso la palla, salta con un tempismo quasi imbarazzante e viene superato dalla traiettoria. Sono bravi gli Spurs ad andare al tiro con due soli passaggi, e a mandare in porta Son, che per esultare fa un cuore con le mani verso la curva. Ma il destinatario dell’affetto dovrebbe essere Lovren, per quello che succede poco dopo: palla alta per il taglio del coreano alle spalle del centrale di difesa, come se questi non ci fosse; Son si immette nell’autostrada alle sue spalle, stavolta senza neanche rallentare. Solo un gran recupero di Matip riesce disturbare Son – infatti lo costringe ad affrettare il tiro, che finisce sulla traversa – ma ancora una volta qualcosa ha fatto cortocircuito. Sarebbe stata una tripletta irripetibile per Lovren, ma non è finita. Dele Alli cerca il filtrante basso, fa passare la palla alla destra di Lovren mentre Son gli fa il giro sul fianco sinistro, sembra quasi che lo scherzi, ma con un pizzico di senso della posizione il difensore avrebbe intercettato il passaggio. Invece Son incontra la palla in area e solo un tiro fuori equilibrio permette a Mignolet di negargli la doppietta. È il minuto 32, e Klopp chiama fuori Lovren per sostituirlo con Oxlade-Chamberlain.

Nonsense

Potrebbe essere stata la peggior prestazione della sua carriera. Il Guardian vorrebbe assegnargli un premio per «la peggior mezzora degli ultimi anni per un giocatore», ma Lovren potrebbe non essere l’unico colpevole. Qualcuno ha dato infatti la colpa proprio a Klopp per aver mandato in campo un giocatore inadeguato. E probabilmente un allenatore che lo vede durante la settimana dovrebbe essere in grado di valutare la condizione evidentemente precaria, di un suo difensore. Su Espn, Alejandro Moreno – ex calciatore venezuelano – è infuriato con il tecnico tedesco: «I giocatori sbagliano, e hanno le loro colpe. Ma c’è qualcuno che continua a mandarli in campo, che li sceglie ancora e ancora». Poi passa alle esortazioni: «Andiamo, prova qualcosa di diverso, questo è troppo. È chiaro che così non va. E chi è che fa la figura dell’idiota? Non Lovren». Sulla scia di Moreno si inserisce anche il giornalista Gabriele Marcotti, che parla di errori individuali, ma facendo riferimento a tutta la difesa, finendo per puntare il dito contro Klopp. «Non so su cosa si allenino durante la settimana», ha detto, «Ma è raro vedere cose del genere. È chiaro che c’è un problema psicologico, e l’allenatore deve fare qualcosa».

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