I Detroit Pistons hanno qualche problema con il pubblico

di Redazione Undici 25 Ottobre 2017 alle 15:31

La stagione Nba è iniziata da poco più di una settimana, ma ha già fatto vedere tante cose nuove. Alcune anche spiacevoli: Steph Curry si è fatto espellere per aver tirato il paradenti contro l’arbitro, la scelta numero 1 al draft – Markelle Fultz – sta facendo a pugni con le percentuali ai liberi, e i Phoenix Suns hanno già esonerato Earl Watson, dopo tre partite. E poi ci sono i Pistons, che si aspettavano risultati diversi dopo il trasferimento nella Little Caesars Arena, al centro della città. Detroit ha pagato 863 milioni di dollari per la nuova casa dei Pistons e dei Red Wings, squadra di hockey – di cui 324 milioni di fondi pubblici –, ma sembrerebbe che non molti abbiano voglia di seguire dal vivo la pallacanestro. I 20.491 biglietti annunciati per la prima stagionale contro gli Charlotte Hornets – praticamente tutto esaurito – sarebbero un ottimo risultato, se solo si potesse chiudere un occhio sui 20mila ticket regalati a poche ore dalla partita. Eppure l’organizzazione era pensata in grande, con un intervento di Eminem prima della palla a due per riscaldare i motori in vista della nuova stagione.

Per la gara successiva contro i Philadelphia 76ers, i Pistons hanno detto che si sono presentati in 13mila, e sarebbe un buon numero, ma le immagini dell’Arena restituiscono un colpo d’occhio che non lascia spazio a molte interpretazioni. Gli spalti erano semi-vuoti, o erano tutti travestiti da sediolino colorato. Non si può ignorare, tuttavia, che la partita contro i Sixers era di lunedì, non il giorno migliore per attirare il grande pubblico. Inoltre, su una stagione lunga 82 partite – più eventuale post-season – molti tifosi potrebbero aver pensato di non seguire la squadra dal vivo in un lunedì qualsiasi. E se la stagione dei Detroit Pistons dovesse trovare terreno fertile per una lotta in chiave playoff, allora potrebbe essere più facile portare pubblico alla Little Caesars Arena: non uno scenario impossibile, quello della post-season in una Eastern Conference poco competitiva, ma il roster a disposizione di Stan Van Gundy non promette grandi cose. Il reporter locale Bill Shea è intervenuto al programma radiofonico Detroit Today with Stephen Anderson proprio per parlare della scarsa affluenza alla Little Caesars Arena. «I dati ufficiali», ha detto, «considerano sia i biglietti venduti sia quelli regalati, quindi non possiamo sapere quanti sono andati volontariamente. Ma, per adesso, quel che è certo è che per una franchigia senza una superstar come LeBron è molto difficile fare il pienone».

>

Leggi anche

Calcio
Curaçao ai Mondiali è un’impresa che arriva da lontano, un progetto che va avanti da anni
La Nazionale caraibica, che rappresenterà il Paese più piccolo nella storia della Coppa del Mondo, è stata costruita pezzo per pezzo, con fantasia e coraggio.
di Emanuele Giulianelli
Calcio
Scott McTominay adesso è un eroe per un intero Paese, la Scozia, dopo esserlo diventato a Napoli
Un eurogol anche nel match che ha riportato la sua Nazionale ai Mondiali: per il centrocampista di Conte è l'apice di un'annata eccezionale.
di Redazione Undici
Calcio
Haiti si è qualificata ai Mondiali nonostante il suo allenatore non abbia mai messo piede nel Paese
Dilaniato dalla guerra civile dal 2021, il Paese caraibico rivedrà la sua Nazionale al Mondiale dopo 52 anni. Un trionfo di dolore e speranza, firmato da una squadra che per gran parte non ha mai nemmeno visto la terra e il popolo che rappresenterà.
di Redazione Undici
Calcio
Tutti i candidati ai premi del Gran Galà del Calcio AIC, la notte che celebra la bellezza del calcio italiano
Sono state annunciate le shortlist dell'evento che ogni anno premia e celebra i grandi protagonisti della Serie A.
di Redazione Undici