La modernità dell’Olanda del 1974

di Redazione Undici 24 Novembre 2017 alle 16:42

Il 1974 cambiò tutto nell’evoluzione del calcio: fu l’anno dell’Arancia Meccanica, la Nazionale olandese del calcio totale, quella che scrostò dogmi apparentemente immutabili e innovò il gioco con aspetti mai prima presi in considerazione – il movimento continuo, in primis, con un atteggiamento proattivo, difensori che diventavano attaccanti, pressing sistematico, e così via. L’unico rimpianto della squadra allenata da Rinus Michels fu il non aver vinto quel Mondiale: in finale gli olandesi furono superati dalla Germania Ovest per 2-1. Quella filosofia di gioco anticipò molti aspetti del calcio odierno: rivedendo l’Olanda di allora, infatti, sembra di guardare una squadra attuale per i principi di gioco attuati. Questo video, che riassume gli aspetti tattici salienti della sfida contro il Brasile del Mondiale 1974 (vinta 2-0 dagli olandesi), lo illustra perfettamente.

L’aspetto più evidente è il continuo movimento dei giocatori olandesi, una rivoluzione nell’epoca della fissità dei ruoli. Anche in fase di non possesso, con l’attuazione di un pressing intenso. Come si vede, anche molto audace: in un’azione si notano cinque giocatori che vanno a caccia dello stesso pallone, costringendo il difensore brasiliano a rinviare alla cieca. Chiaro che all’epoca a fronte di una pressione così agguerrita gli avversari non avevano pronte adeguate contromisure. A parti inverse, quando l’Olanda è in possesso del pallone, il Brasile non prova minimamente ad aggredire vicino alla porta degli oranje. Altra strategia difensiva efficace è l’utilizzo sistematico del fuorigioco. La difesa molto alta agevola una nuova interpretazione del ruolo del portiere, che oggi definiremmo alla Neuer: lo sweeper-keeper, con Jongbloed che agisce anche molto al di fuori dell’area di rigore per accorciare – del resto, fu grazie a questa caratteristica che Michels lo preferì a portieri di maggior esperienza. A proposito di continuo movimento, Cruijff, che era il riferimento centrale, cambiava spesso posizione nel corso della gara: a centrocampo, sulla fascia, persino molto indietro, nella propria metà campo. I terzini molto alti a dare manforte al gioco offensivo e sovrapporsi agli esterni, i centrocampisti che si inseriscono, con il risultato di giocatori che, pur nominalmente difensivi, arrivavano fino in area di rigore.

>

Leggi anche

Calcio
David Neres era un po’ scomparso dai radar, ma dopo Napoli-Atalanta si è ripreso la scena alla grande
La doppietta dell'esterni brasiliano ha suggellato quello che sembra un vero e proprio nuovo inizio, per la squadra di Conte.
di Redazione Undici
Calcio
Da un giorno all’altro la Federcalcio argentina si è inventata un nuovo titolo nazionale e l’ha assegnato al Rosario Central
I Canallas sono diventati "Campioni de la Liga", ma il premio è stato assegnato dopo una riunione federale molto controversa
di Redazione Undici
Calcio
AG4IN, il film del quarto scudetto del Napoli sarà visibile su Sky e su NOW
Dalle 22.45 di sabato 22 novembre, il documentario sulla stagione 2024/25 sarà trasmesso sui canali Sky e sarà disponibile anche per la visione On Demand.
di Redazione Undici
Calcio
«Sono tossico, lavorare con me ti rovina la vita», ha detto Marcelo Bielsa
In una conferenza stampa show seguita alla pesante sconfitta in amichevole contro gli Stati Uniti, il ct dell'Uruguay ha tenuto i giornalisti per quasi due ore a parlare del suo approccio verso i giocatori.
di Redazione Undici