Il Rosenborg doveva andare a Dubai, ma i tifosi hanno detto no

di Redazione Undici 05 Dicembre 2017 alle 16:55

Lunedì sera il Rosenborg aveva annunciato che il club sarebbe stato pronto a partire per un ritiro pre-campionato a Dubai. La Tippeligaen norvegese, infatti, comincia ad aprile e finisce a novembre, con le squadre che sono alla ricerca dei posti migliori in cui allenarsi in vista del nuovo anno. Dopo l’annuncio del possibile approdo negli Emirati Arabi Uniti, alcuni dei sostenitori del Rosenborg hanno protestato contro la scelta del club, tanto che il board societario è stato costretto a tornare sui propri passi ed è ora alla ricerca di possibili alternative. Le proteste riguardavano principalmente la volontà di approdare in un Paese in cui la tutela dei lavoratori e l’attenzione per quanto riguarda i diritti umani è bassissima. «C’è stata un’attività molto intensa in seguito alla nostra valutazione, oltre a reazioni piuttosto forti. Riconosciamo di aver sottovalutato il problema a favore di valutazioni prettamente sportive. Pertanto, ci troviamo costretti a invertire la decisione», ha spiegato il direttore sportivo Stig Inge Bjørnebye.

Kjernen (Il Nucleo), il principale gruppo di tifosi del Rosenborg, aveva definito la scelta come “vergognosa” e “contraria ai valori del club”, invitando la società a rivederla in quanto “vile e deprecabile”. Il gruppo di sostenitori del club norvegese ha scritto una lettera con i propri pensieri relativi all’opzione di Dubai direttamente la mattina di martedì, a meno di 24 ore dalla comunicazione ufficiale. Inevitabilmente, la retromarcia del board è stata influenzata dal contributo del cuore del tifo bianconero, tanto da far dichiarare ancora a Bjørnebye: «Non andremo a Dubai. Il Kjernen è per noi una voce importante e che apprezziamo».

Lo stesso Bjørnebye ha avuto un faccia a faccia con Espen Viken, portavoce del Kjernen, proprio nella giornata di lunedì. A Tv2, il portavoce del Kjernen, Espen Viken, ha rilasciato alcune dichiarazioni in cui sostiene come «questa scelta vada contro tutti i nostri valori come sostenitori del club. Quando è possibile trovare così tante alternative a un posto del genere, consideriamo l’approdo a Dubai come assolutamente non necessario». Dubai, infatti, negli ultimi anni è divenuta una grande meta turistica, ma con ancora evidenti problematiche in fatto di diritti delle donne e degli omosessuali, due dei motivi che hanno spinto “Il Nucleo” a una reazione così forte. Negli ultimi mesi, gli Emirati Arabi sono una delle mete preferite dai club nordici, ma già il Malmö a suo tempo aveva dovuto sospendere un tour nel Paese a causa delle proteste dei propri tifosi.

 

 

>

Leggi anche

Calcio
Non riusciremo mai a liberarci di José Mourinho, che ci piaccia o meno
Troppo carismatico, troppo influente, il personaggio è sopravvissuto all'allenatore. E ora riparte dal Benfica.
di Redazione Undici
Calcio
Non sappiamo se il Liverpool è la miglior squadra del mondo, ma di certo lo è nei minuti finali delle partite
La squadra di Slot ha già stabilito un record in Premier League: nessuno è riuscito a vincere cinque partite di fila dopo il minuto 80
di Redazione Undici
Calcio
È arrivato il momento di considerare Khvicha Kvaratskhelia come uno dei migliori giocatori al mondo
Nove mesi fa è arrivato al PSG, si è imposto subito come titolare e protagonista e ha avuto un impatto da meteorite su qualsiasi avversario. Anche e soprattutto in Champions League.
di Simone Mannarino
Calcio
Un giocatore del Leeds United, Ao Tanaka, è stato scelto come testimonial per le elezioni amministrative di Kawasaki
Il giapponese è praticamente un eroe in patria e la giunta comunale della sua città natale gli ha chiesto di firmare una campagna per invogliare le persone ad andare a votare
di Redazione Undici