Per quasi due anni, la Nazionale della Corea del Nord non ha più giocato nella capitale, Pyongyang: l’ultima volta era stato nel 2015, in un match contro il Bahrein. I Chollima – l’appellativo con cui viene identificata la squadra, che nella cultura asiatica è un mitico cavallo alato – sono tornati nello scorso settembre in occasione di un match di qualificazione per la Coppa delle Nazioni Asiatiche. Il giornalista James Montague ha seguito per Bleacher Report la gara, con il Libano avversario di giornata: appena due giorni prima il Paese guidato da Kim Jong-un aveva effettuato un test nucleare, ma, come testimoniato dal reporter, la notizia non sembrava essersi diffusa nella capitale nordcoreana. Quello che invece veniva riportato era l’afflusso di spettatori per la partita: 100.000 persone, sebbene la capienza del Kim-Il sung Stadium non vada oltre i 50.000 – report internazionali avrebbero poi fissato a 31.000 l’attendance della partita. Allo stadio l’ingresso è gratuito, con numerose scolaresche ad affollare gli spalti: non ci sono all’esterno, però, né magliette né sciarpe in vendita. Montague dice che l’atmosfera all’interno come «incredibile», con i tifosi che intonano a più riprese il coro «Glory, glory Kim Jong-un». Il video è di seguito, mentre il reportage completo lo si può leggere sul sito di Bleacher Report.
Com’è una partita di calcio in Corea del Nord
di Redazione Undici 21 Dicembre 2017 alle
12:14
>
Leggi anche
Al sorteggio dei Mondiali di calcio 2026 ci saranno tantissime stelle dello sport, ma solo una c’entra qualcosa con il calcio
Rio Ferdinand condurrà l'evento, ma a compilare i gironi saranno Tom Brady, Shaquille O'Neal e tanti altri volti noti che non hanno molto a che fare col pallone.
I direttori sportivi sono diventati delle vere e proprie star, adesso anche in Premier League
I registi occulti dei top club inglesi godono ormai di una riconoscibilità talmente ampia che vengono considerati «mancati dottori a Harvard».
L’Arsenal vuole imitare (e quindi sta sfidando) il Chelsea sul mercato dei talenti teenager
In Premier League è iniziata una vera e propria battaglia all'ultima firma per accaparrarsi i giovani più promettenti, e i Gunners non vogliono restarne fuori.
Blaise Matuidi si è messo a fare l’imprenditore, ed è anche piuttosto bravo
Insieme a Yohan Benalouane ha lanciato Origins, un fondo d'investimento ormai pluripremiato. E racconta come un calciatore può reinventarsi alla grande anche dopo il ritiro.