Cos’ha mirato Roberto Carlos per segnare “quel” gol

L'ex difensore del Brasile ha svelato il suo modo di tirare le punizioni, ma contro la Francia fu parecchio fortunato.
di Redazione Undici 10 Aprile 2018 alle 17:35

Il 10 aprile Roberto Carlos ha compiuto 45 anni. L’ex terzino sinistro di Real Madrid e Inter ha giocato più di 1000 partite in carriera segnando 112 gol con le squadre di club e 11 con la Nazionale brasiliana. Vincitore tra le altre cose di tre Champions League, un Mondiale, due Coppe Intercontinentali e una Confederations Cup, ha legato il suo nome a due reti che hanno sfidato le leggi della fisica: quella su punizione di esterno sinistro contro la Francia e una, sempre di esterno e praticamente dalla linea di fondo campo, realizzata nella Coppa del Re 1997/98 contro il Tenerife.

Intervistato da FourFourTwo, Roberto Carlos ha scelto il gol più bello tra i due: «Sicuramente la punizione contro la Francia, è stata più spettacolare, anche se il gol contro il Tenerife era più difficile». Il difensore ha raccontato il suo modo di calciare le punizioni e ha svelato cos’aveva mirato in occasione della rete contro la Francia: «Nelle punizioni, ho sempre colpito la palla sulla valvola perché è la parte più dura e si può dare più potenza. E ho sempre calciato colpendo dal basso a sinistra all’alto a destra, cosa che ha aiutato la palla a sterzare. Ricorderò per sempre la pubblicità che c’era dietro la porta. Ho mirato la “A” di La Poste, ma quando ho calciato la palla è andata molto più larga, verso un altro cartellone pubblicitario. Un raccattapalle si stava per spostare per non essere colpito. Doveva avere più fiducia in me!».

Roberto Carlos segnò quella punizione il 3 giugno 1997 nella partita inaugurale (terminata 1-1) del Tournoi de France, un quadrangolare tra Brasile, Francia, Inghilterra e Italia disputato a un anno dal Mondiale 1998. Il torneo fu vinto dagli inglesi con 6 punti, seguiti dai verdeoro a quota 5 e con Francia e Italia a 2. Il capocannoniere fu Alessandro Del Piero con tre centri. Un anno dopo, al Mondiale, la Francia batté il Brasile 3-0 in finale.

>

Leggi anche

Calcio
Ahanor non può ancora essere convocato nella Nazionale italiana, e all’estero non si spiegano come sia possibile
Una situazione paradossale, che accomuna il difensore dall'Atalanta a campionesse come Myriam Sylla. E che in Francia desta più scandalo che in Italia.
di Redazione Undici
Calcio
Grazie a una “campagna acquisti” iniziata cinque anni fa, gli Emirati Arabi Uniti hanno fregato la FIFA e oggi hanno una Nazionale piena di giocatori naturalizzati
A partire dal 2019, gli Emirati Arabi Uniti hanno utilizzato i petroldollari per convincere e naturalizzare giovani promesse straniere, aggirando così i paletti della FIFA. E oggi, grazie a questo, possono andare al prossimo Mondiale.
di Redazione Undici
Calcio
Le qualificazioni UEFA ai Mondiali e agli Europei non piacciono più a nessuno
L'ultima sentenza arriva dalla Football Association inglese, che lancia l'appello "per una profonda revisione del format attuale".
di Redazione Undici
Calcio
Dopo che per decenni i suoi talenti hanno giocato per i Paesi Bassi, adesso il Suriname sta importando giocatori e sta per andare ai Mondiali
Da Gullit e Rijkaard fino a Van Dijk, il Suriname ha "regalato" agli Oranje i suoi migliori campioni. Adesso la situazione si è ribaltata: il Suriname può qualificarsi proprio grazie ai calciatori nati in Europa.
di Redazione Undici