Perché c’è il vino dietro il passaggio di Iniesta in Cina

Il centrocampista, proprietario di un'azienda vinicola, avrebbe messo a punto un accordo commerciale per vendere due milioni di bottiglie nel mercato cinese.
di Redazione Undici 17 Aprile 2018 alle 11:20

Nonostante il contratto a vita firmato nell’ottobre 2017, Andrés Iniesta è destinato a lasciare il Barcellona al termine di questa stagione. Il centrocampista, che compirà 34 anni il prossimo 11 maggio, aveva definito la sconfitta per 3-0 con la Roma la sua possibile ultima presenza in Champions League della carriera. Nel fine settimana, dopo la sfida in Liga contro il Valencia, ha ribadito: «So già cosa farò nel mio futuro. Sono grato ai tifosi per l’affetto, ma questo non cambierà la mia decisione».

Iniesta ha sempre giocato nel Barcellona, è in prima squadra dalla stagione 2002/03. In 719 presenze ha segnato 61 gol e ha vinto, tra le altre cose, otto campionati spagnoli (e il nono è ormai a un passo), quattro Champions League e tre Coppe del mondo per club. Con la Spagna ha conquistato il Mondiale 2010 e gli Europei del 2008 e del 2012. Adesso lo aspetta la Chinese Super League: la destinazione più probabile è il Tianjin Quanjian, club in cui militano Alexandre Pato e Axel Witsel.

Secondo Marca, uno dei motivi del trasferimento di Iniesta in Cina sarebbe il business del vino. Dal 2010 il calciatore spagnolo, insieme alla sua famiglia, gestisce infatti una cantina a Fuentealbilla, la sua città natale. Da qualche tempo si parla di un possibile accordo commerciale per vendere due milioni di bottiglie di vino nel mercato cinese e il quotidiano spagnolo cita fonti che confermano questa ipotesi.

Alla scoperta della Bodega Iniesta

L’attività imprenditoriale di Iniesta è cosa seria. Nel settembre 2016 la Bbc ha intervistato il responsabile dell’export della cantina, Jose Ramon Cuenca Jara: «La sua famiglia vi lavorava da prima che lui diventasse un calciatore famoso, e quando è cresciuto si è interessato al business investendo molti soldi. Prima la produzione non era loro, ma vendevano l’uva a una cooperativa locale, poi grazie a lui è iniziata la produzione in proprio. Non è solo un’operazione di marketing in cui un famoso calciatore ci mette solo l’immagine, Iniesta è molto interessato alla cantina, ci va spesso durante l’estate e a Natale».

Il gol di Iniesta nella finale mondiale contro l’Olanda

I vigneti si estendono su 180 ettari di terreno e nella cantina si può anche dormire: l’appartamento, per due persone, è in affitto su Airbnb a 120 euro a notte. Le recensioni su Tripadvisor sono per il 39% “eccellenti”. La serie di vini di punta della Bodega Iniesta è la Corazon Loco e c’è anche il Minuto 116, rosso e bianco, ispirato al momento in cui, nel 2010, il centrocampista del Barcellona segnò il gol della vittoria ai supplementari della finale mondiale contro l’Olanda.

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