I 10 tagli di capelli più simbolici della Coppa del mondo

Li ha selezionati Four Four Two: c'è Baggio, ma non è al primo posto.

I Mondiali di calcio si portano dietro tutta una serie di storie mitologiche che prendono corpo negli ambiti più inusuali. Maglie e scarpini storici, momenti raccontati ma ancora non del tutto chiariti, fino ad arrivare a motivi che hanno cambiato la cultura pop e non solo. Basti pensare, ad esempio, all’epoca in cui i calciatori hanno cominciato a usare lo strip al naso o la fascetta per capelli, elementi che sono rapidamente entrati nell’immaginario quotidiano influenzando le scelte di migliaia di teenager. Come non pensare allora a quanto alcuni tagli di capelli siano stati importanti, in epoche diverse, per creare nuove tendenze.

Certo noi italiani pensiamo prima di tutto al codino di Roberto Baggio a Usa ’94, ma è solo uno dei tanti tagli che la Coppa del mondo ha contribuito a rendere unici. Four Four Two ne ha raccolti 10 che vanno dal crestino di Beckham nel 2006 alla folta chioma riccia di Breitner nel 1982 passando per i dread di Kyle Beckerman nel 2014 senza dimenticare il mullet di Chris Waddle sfoggiato a Italia ’90. Tra le più importanti troviamo la lunga chioma di René Higuita, la mezzaluna sfoggiata da Ronaldo durante il Mondali di Corea e Giappone del 2002, mentre Roberto Baggio “il divin codino” è soltanto sull’ultimo gradino del podio. Se al secondo posto troviamo la parrucca bionda di Valderrama, taglio che lo ha trasformato in un vero e proprio personaggio da fumetto, al primo posto, un po’ a sorpresa ci sono le treccine verdi del pastore Taribo West, sfoggiate con fierezza a Francia ’98.