L’Iran ha un problema diplomatico con le scarpe

Le sanzioni della Casa Bianca nei confronti del Paese hanno spinto Nike a interrompere la fornitura di scarpe nei confronti dei giocatori iraniani.

Secondo il New York Times, il 60 per cento dei giocatori che sarà presente al Mondiale indosserà scarpe Nike, inclusi metà delle Nazionali spagnole e tedesche e la quasi totalità dei calciatori russi. Chi invece non avrà ai piedi calzature Nike sarà la Nazionale iraniana, per una scelta “politica” del brand americano. Il motivo sta infatti nella decisione, da parte della Casa Bianca, di rinnovare le sanzioni nei confronti dell’Iran, a seguito della loro uscita nel 2015 dall’accordo nucleare. Una notizia che, nel ritiro della Nazionale mediorientale (la prima a essere arrivata in Russia, tra l’altro), è arrivata a sorpresa.

Il ct della Nazionale iraniana Carlos Queiroz, ex allenatore del Real Madrid, è infatti preoccupato delle ripercussioni che questo contrattempo può avere, arrivando a chiedere l’intervento diretto della Fifa: «I giocatori sono abituati al loro classico equipaggiamento, e non è giusto costringerli a cambiare appena una settimana prima di partite così importanti». Se non si dovesse trovare una soluzione, i calciatori iraniani dovrebbero ricorrere alle scarpe Adidas, che è anche lo sponsor tecnico delle loro maglie. L’Iran debutterà nel Mondiale russo il 15 giugno contro il Marocco, per poi affrontare Spagna e Portogallo.