Breve ripasso sul regolamento dei gironi

Cosa succede in caso di arrivo a pari punti?
di Redazione Undici
26 Giugno 2018

I primi ottavi di finale dei Mondiali ci sono già: la Spagna incontrerà la Russia padrone di casa, mentre il Portogallo se la vedrà con l’Uruguay. Una situazione delineatasi negli ultimissimi minuti delle due partite del girone B (i pareggi in extremis di Spagna e Iran hanno stravolto la classifica), con la Nazionale di Hierro che ha strappato il primato del girone. Merito dei gol fatti, uno in più del Portogallo, a parità di punti conquistati nelle tre partite. Situazioni di questo tipo, ora che i gironi si avviano alla conclusione, saranno all’ordine del giorno: come funziona la classifica in caso di arrivo tra due o più squadre a pari punti?

Contrariamente a quanto succede in altre competizioni, lo scontro diretto non è il primo criterio per stabilire la graduatoria. Ai Mondiali, infatti, il regolamento prevede, nell’ordine, questi criteri: differenza reti generale; gol segnati; punti negli scontri diretti; differenza reti negli scontri diretti; gol segnati negli scontri diretti; classifica fair play; sorteggio. Per quanto riguarda la classifica fair play, che come si intuisce si basa sui cartellini, si procede per “sottrazione”: -1 punto per un giallo, -3 per doppia ammonizione, -4 per rosso diretto, -5 per giallo e rosso diretto.

Nel girone D, per esempio, potrebbe esserci un arrivo a pari punti tra Argentina e Islanda al secondo posto, nel caso entrambe vincessero la propria partita. Con questa situazione, la squadra di Sampaoli dovrebbe battere la Nigeria con un scarto maggiore di un gol: al momento, infatti, la differenza reti premia l’Islanda (-2 contro -3). Nel caso, mettiamo, che l’Islanda vinca 1-0 e l’Argentina 2-0, i sudamericani sarebbero qualificati, grazie a un gol segnato in più.

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