Jürgen Klopp contro i social media

L'allenatore del Liverpool ha bocciato il loro utilizzo (e infatti lui non li utilizza).

Sono stati giorni difficili per due calciatori tedeschi, anche se per questioni molto diverse tra loro: Karius, portiere del Liverpool, continua a essere bersagliato per i suoi errori, mentre Özil ha annunciato l’addio alla Nazionale tedesca denunciando atteggiamenti razzisti nei suoi confronti. Per entrambi, sui social sono piovute numerose critiche e offese nei loro confronti. Jürgen Klopp, allenatore del Liverpool e perciò anche di Karius, ha rilasciato un’intervista a Espn in cui ha attaccato duramente i social media: «La mia miglior decisione nella vita è stata quella di non usare i social media. Così non leggo critiche nei miei confronti sui social. Possono scrivere quello che vogliono, e non mi irriterebbero, semplicemente perché non lo saprei mai. Non leggo nulla, così non me ne preoccupo. Se vuoi dirmi qualcosa di cui non sei contento, dimmelo qui, ora; ma non andare a scriverlo sul tuo smartphone e pubblicarlo su Facebook o Instagram».

«Accettiamo quello che è diventato il mondo oggi, ma nel momento in cui sei nel bel mezzo della tempesta, allora pensi “Wow, tutto questo è molto diverso rispetto ai bei vecchi tempi”. Certo, nelle loro stanze, quando scrivono, non si preoccupano delle persone. Non solo di Loris, non si preoccupano di nessuno. Non so se succederà, ma magari un giorno ricominceremo a parlarci e non scriverci dei messaggi».

Soffermandosi su Karius, Klopp ha voluto difendere il suo portiere, anche se con l’arrivo di Alisson non sarà più il titolare dei Reds: «Il calcio è così, ma Loris rimane un gran bel portiere. Se non mi è piaciuto il brusio dei tifosi ogni volta che ha toccato palla in queste amichevoli? Non ho mai capito perché la gente faccia questo, ma se loro pensano che sia parte del gioco, beh, buon per loro. Comunque tutto questo non dice nulla sul suo valore di portiere: si tratta di partite di precampionato, tutti i giocatori commettono errori».

Klopp, sollecitato sul tema, ha anche detto la sua sulla questione Özil: «È una decisione personale, se non vuol giocare più per la Germania – tanti altri hanno fatto lo stesso. Ha giocato 92 partite in Nazionale. Sul resto, non conosco le cose al cento per cento. Certo, la foto con Erdogan non era molto indovinata. Ma sul resto, su quello che ha scritto, puoi trovare cose su cui sei d’accordo e altre in cui la gente può dire “No, non è esattamente così”. Ma si tratta di opinioni, niente di più. È la sua decisione, e ha il diritto di prenderla».