C’è anche Adriano Panatta nel film La profezia dell’armadillo

Interpreta se stesso, e lo fa molto bene.

Il film La profezia dell’armadillo, opera prima sul grande schermo di Emanuele Scaringi, è l’adattamento cinematografico dall’omonimo graphic novel di Zerocalcare, il suo esordio prima autoprodotto, poi ristampato da Bao Publishing. La pellicola è in concorso alla Mostra del cinema di Venezia nella sezione “Orizzonti” e, nel cast, sono presenti gli attori Simone Liberati e Pietro Castellitto, oltre a Laura Morante, Claudia Pandolfi, Kasia Smutniak. Di recente è stato diffusa una clip del film in cui il protagonista – un disegnatore in perenne difficoltà economica che si deve barcamenare tra decine di lavoretti insoddisfacenti, tra cui quello in cui lo vediamo impegnato nel video – incontra Adriano Panatta, che interpreta se stesso.

Panatta si dimostra un ottimo attore: spigliato, ironico, con un che di Nanni Moretti. Durante la sua carriera, durata dalla fine degli anni Sessanta fino alla prima metà degli anni Ottanta, Panatta è stato uno dei migliori tennisti italiani di sempre: ha vinto un Roland Garros nel 1976, sconfiggendo in finale lo statunitense Harold Salomon, gli Internazionali d’Italia di Roma lo stesso anno, e la Coppa Davis in Cile, sempre nel 1976. Dopo il ritiro si è dedicato a svariate attività, tra cui la politica – nella giunta Rutelli al comune di Roma –, la televisione e la radio.