L’album dei ricordi felici di Andy Murray

Il tennista scozzese si ritirerà nel corso dell'anno per i troppi guai fisici.
di Redazione Undici
11 Gennaio 2019

Andy Murray, a 31 anni, si ritirerà nei prossimi mesi dal tennis. «Ho dato tutto quello che ho potevo, ma non posso continuare così», ha detto lo scozzese in lacrime, costretto a dire basta per un infortunio all’anca che lo tormenta da tempo. L’Australian Open 2019 potrebbe quindi essere l’ultimo torneo – anche se il suo obiettivo sarebbe chiudere con il prossimo Wimbledon – di una carriera da 45 titoli vinti, in cui è diventato il miglior britannico nella storia della racchetta. Anche se, prima di entrare nel gotha del tennis mondiale, Andy ha dovuto sudare e aspettare.

Non dev’essere stato facile giocare la finale delle Olimpiadi a Wimbledon, in casa, contro il miglior tennista di sempre, dopo aver perso tre semifinali e una finale su quel campo e altre tre finali Slam. Ma il 5 agosto 2012 Andy Murray ha dominato Roger Federer (6-2, 6-1, 6-4) e indossato la medaglia d’oro sulle note di “God Save the Queen”. La partita perfetta, l’unica possibile per sconfiggere il Re e diventare finalmente un vincente.


L’ace con cui Murray ha concluso l’incontro con Federer alle Olimpiadi di Londra 2012

Da quel giorno sono arrivati altri successi importanti per il tennista scozzese classe ’87. Sempre nel 2012 ha vinto il suo primo Slam, battendo Novak Djokovic in una spettacolare finale degli Us Open (7-6, 7-5, 2-6, 3-6, 6-2). L’anno successivo, il trionfo nello Slam di casa, con la vittoria ancora su Nole a Wimbledon e la conquista del primo posto del ranking Atp. Primo britannico a vincere l’open inglese dopo Fred Perry nel 1936, è la partita della sua consacrazione definitiva.


L’errore in rovescio di Djokovic consegna a Murray la vittoria a Wimbledon 2013

Un successo bissato tre anni dopo in finale contro il canadese Raonic, quando i primi infortuni avevano iniziato a colpirlo. Prima, nel 2015, aveva trascinato il Regno Unito alla vittoria della Coppa Davis in finale contro il Belgio (anche qui primo successo britannico dal 1936). Infine, prima di un altro lungo stop, era arrivato il secondo oro olimpico, a Rio 2016 contro Juan Martin Del Potro, altro campione da anni tormentato dagli infortuni, oggi tra i primi a dimostrarsi vicino a Murray.

Andy dovrebbe giocare il prossimo 14 gennaio contro Roberto Bautista Augut nel primo turno degli Australian Open, uno Slam che non ha mai vinto e ha perso quattro volte in finale. Ha detto che, se i guai fisici glielo permetteranno, vorrebbe chiudere a Wimbledon: sarebbe il giusto finale.

>

Leggi anche

Tennis
Commentare una partita di tennis è una delle cose più difficili del mondo
Il telecronista deve gestire i momenti vuoti e l'enfasi eccessiva, deve evitare l'approssimazione e le frasi fatte. E anche le logistica e la voce di spalla sono fondamentali.
di Federico Ferrero
Tennis
Alcaraz deve inventarsi qualcosa, altrimenti Sinner cannibalizzerà anche la loro rivalità
La finale di Wimbledon è stata piuttosto chiara: tra i due re del tennis maschile c'è una differenza netta a favore di Sinner, e si fa fatica a capire come si possa colmare questo gap.
di Matteo Codignola
Tennis
I tappi di champagne a Wimbledon non sono un’anomalia, sono una tradizione
Un brindisi di troppo sugli spalti poteva costare a Sinner un servizio, perfino durante la finale. Ma pure il vincitore lo sa: «Succede soltanto a Wimbledon, e ci piace così».
di Redazione Undici
Tennis
A Wimbledon, un mese dopo il Roland Garros, Jannik Sinner ci ha insegnato il valore della rivincita
Il modo in cui Jannik ha reagito alla terribile sconfitta di Parigi è un monito per tutti, sportivi e non solo.
di Redazione Undici