Stiamo vedendo il peggior Marcelo

Anche al Camp Nou il terzino del Real ha giocato una brutta partita.
di Redazione Undici

Dopo un avvio molto complicato e il cambio in panchina, il Real Madrid sta costruendo la sua ripresa. Un’altra conferma è arrivata ieri sera, con il buon pareggio del Camp Nou (1-1) nell’andata delle semifinali di Coppa del Re. Tra le note ancora negative in casa dei Blancos ci sono però le prestazioni di Marcelo, tra i leader della squadra campione d’Europa, considerato il miglior terzino sinistro al mondo. Almeno fino alla scorsa primavera. Perché la prima parte di stagione del 30enne brasiliano, complice qualche infortunio di troppo, è stata all’insegna dello scarso rendimento. Un’involuzione evidente, che ha spinto Solari a preferirgli spesso il canterano Sergio Reguilón, 22enne agli esordi in prima squadra.

Anche ieri a Barcellona, Marcelo ha offerto una prestazione negativa: l’avversario diretto Malcom ha giocato una delle sue migliori partite con il club catalano. Come racconta As, l’esterno brasiliano classe ’97 aveva completato appena cinque dribbling in 453 minuti giocati nelle sfide precedenti; contro il Real gli sono bastati 75 minuti per saltare l’avversario lo stesso numero di volte. Sull’azione del gol di Malcom, tra l’altro, Marcelo rimane fermo a centrocampo, poi lo scatto finale non gli basta per arrivare in tempo e chiudere sulla conclusione.

Marcelo saltato secco da Malcom durante il clasico di ieri sera

A fine partita, Santiago Solari ha difeso il suo terzino: «È un esempio, mette sempre il Real in primo piano». Solo che anche i numeri parlano di un Marcelo lontano dalla sua miglior condizione, quasi tutti i suoi dati di rendimento sono peggiorati rispetto allo scorso anno: nelle 12 partite giocate in Liga, non ha ancora servito un assist, i contrasti medi sono passati da 1,9 a 1,2 a partita, i palloni intercettati da 1.1 a 0.8, i dribbling da 1,3 a 0,8. Il suo rating su WhoScored è il peggiore da quando il sito specializzato ha iniziato a raccogliere le statistiche del campionato spagnolo (2010). Una crisi ormai certificata, che potrebbe essere ricondotta ad un calo di motivazione dopo le tre Champions consecutive alzate al cielo, soprattutto ora che il Real Madrid sembra essersi messo alle spalle le difficoltà di inizio stagione e la disastrosa gestione-Lopetegui.

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