Prendere Montella in corsa non è una buona idea

Da subentrato, ha vinto 18 partite di campionato su 63.
di Redazione Undici

Vincenzo Montella ha avuto quattro esperienze come tecnico “subentrante”. La sua carriera come allenatore di prime squadre è iniziata proprio così, nel 2011 prese il posto di Claudio Ranieri sulla panchina della Roma. Un’esperienza non indimenticabile, ma positiva: 7 vittorie, 3 pareggi e 3 sconfitte in 13 partite di Serie A, i giallorossi al sesto posto, tre punti sotto l’Udinese qualificata ai preliminari di Champions League – ma anche dietro la Lazio. Da allora, però, le avventure di Montella a stagione già iniziata sono state tutte negative, fino ad arrivare alla Fiorentina 2018/19: 50 partite di campionato per 11 vittorie, 10 pareggi e 29 sconfitte.

Alla Sampdoria, nella stagione 2015/16, Montella subentra a Walter Zenga dopo 12 giornate di campionato. Al termine della Serie A, i blucerchiati sono 15esimi in classifica con 40 punti, il margine sulla zona retrocessione è risicato (appena 2 lunghezze), il Genoa viene battuto all’andata (3-2) ma stravince il derby di ritorno (0-3). Montella viene chiamato sulla panchina del Milan. Dopo un anno e mezzo tormentato, ecco l’esonero dei rossoneri e l’approdo al Siviglia, per sostituire Eduardo Toto Berizzo. L’avventura dura dal 28 dicembre al 28 aprile, cinque mesi esatti, in cui Montella va decisamente male in Liga (5 vittorie, 4 pareggi e 8 sconfitte) ma si riscatta nelle coppe, portando gli andalusi fino ai quarti di Champions – dopo il successo negli ottavi contro il Manchester United di Mourinho (0-0 in Spagna e 1-2 a Old Trafford) – e in finale di Copa del Rey. Solo che il Barcellona schianta per 5-0 il Siviglia nella finale del Wanda Metropolitano, e allora Montella viene esonerato. Per la seconda volta nella stessa stagione, da due squadre diverse.

Siamo all’attualità: Montella arriva a Firenze il 10 aprile 2019, per sostituire Pioli. Da allora i viola hanno messo insieme un solo punto e un solo gol segnato in 7 partite. Le 6 sconfitte sono arrivate in fila, dopo il pareggio iniziale contro il Bologna: Juventus, Sassuolo, Empoli, Milan e Parma hanno messo nei guai Montella e la sua squadra, ora costretti a fare punti nell’ultima in casa contro il Genoa per evitare la retrocessione in Serie B.

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