Il Fuenlabrada neopromosso in Segunda gioca nello stadio Fernando Torres

L'impianto ospita 3mila spettatori, e dovrà essere ampliato per la nuova categoria.

Il calcio di club in Spagna non ha ancora terminato la stagione 2018/19: sono ancora in corso i playoff promozione dalla Segunda División alla Liga, come quelli dalla terza serie (la Segunda División B) alla Segunda División. Il Fuenlabrada, però, è già certo di un posto nel prossimo campionato cadetto. Dopo il primo posto nel girone A della regular season, ha battuto il Recreativo Huelva e poi il Racing Santander nei playoff, accedendo per la prima volta al torneo di seconda divisione. Un successo storico per un club piccolissimo, espressione di un comune di 194mila abitanti alle porte di Madrid. Uno dei pochi motivi per cui il Fuenlabrada era già emerso dall’anonimato delle serie minori spagnole era – ed è – il nome dello stadio, intitolato a Fernando Torres. L’ex attaccante di Liverpool, Chelsea e Atlético Madrid è nativo proprio di Fuenlabrada, anche se non ha mai militato con la squadra locale – prima di entrare nel settore giovanile dell’Atléti ha giocato per un certo periodo nel Rayo Vallecano.

L’impianto è stato inaugurato nel 2011, con un’amichevole tra la squadra di casa e l’Atlético Madrid. Nel 2017, il Real Madrid ha giocato un match di Copa del Rey, finita 2-0 per le merengues. Può ospitare circa 3mila spettatori, solo che ora dovrà essere sottoposto a un importante intervento di ristrutturazione per poter ospitare le partite della Segunda División. Il club ha tempo fino al 18 agosto per adeguare lo stadio agli standard richiesti per la categoria superiore: i lavori comporteranno l’installazione delle postazioni per le telecamere per la trasmissione televisiva, di un impianto di illuminazione più potente, di altre strutture essenziali per il gioco e il rispetto della sicurezza (la sala Var e per l’analisi video, il laboratorio per l’antidoping, le aree ad accesso facilitato per i tifosi). L’aggiornamento del Fuenlabrada non sarà solo una questione strutturale: i club che conseguono la promozione in Segunda División devono anche cambiare il proprio statuto sociale, trasformandosi in SAD (Sociedad Anónima Deportiva).

Jonathan Praena, presidente del Fuenlabrada ha dichiarato a El País: «Il lavoro da fare è enorme, abbiamo tempo fino al 18 agosto e faremo il possibile per riuscire a debuttare nel nostro stadio il prossimo 17 agosto. Ci stiamo preparando per questo evento da tre anni, siamo una delle nove città spagnole con squadre d’élite nel basket e nel calcio, e tutte le altre hanno almeno mezzo milione di abitanti». Come il Fuenlabrada, anche il Rayo Majadahonda, lo scorso anno, ha dovuto adeguare le sue strutture fisiche e societarie per l’esordio in Segunda División. Anche il Rayo proviene dalla cintura metropolitana di Madrid, ed è retrocesso al termine dell’ultimo campionato, con 45 punti in 42 partite.