L’impressionante profondità della rosa della Juventus

In attesa degli sviluppi di mercato, Sarri allena 28 giocatori, tutti fortissimi.
di Redazione Undici

Il mercato è ancora aperto, e per i club italiani chiuderà il 2 settembre prossimo. C’è ancora un mese abbondante, quindi le rose a disposizione degli allenatori di Serie A sono ancora provvisorie, da sistemare in entrata e in uscita. La Juventus, per esempio, dovrà operare molto con le cessioni: in questo momento, Maurizio Sarri deve lavorare con una rosa enorme, profonda in ogni ruolo e che si adatterebbe a tutti i moduli di gioco. Questa immagine gira su reddit da alcuni giorni, e mostra tutte le opzioni del tecnico toscano per i vari slot di un eventuale 4-2-3-1 oppure 4-3-3.

In questo momento, la prima squadra Juventus è composta da 28 elementi. Troppi, per le liste da 25 previste per la Serie A come per la Champions League. La società bianconera dovrà piazzare alcuni calciatori in altri club – Perin e Higuaín, su tutti, sembrano fuori dal progetto tecnico –, al momento, però, la profondità della rosa di Sarri è davvero impressionante. È un discorso numerico ma anche di valore assoluto, perché c’è enorme qualità anche nelle riserve: tra i calciatori che figurano come seconda/terza/quarta scelta in questa grafica, solo Luca Pellegrini non ha mai giocato nella Nazionale maggiore del proprio Paese. Ma anche per l’ex Roma è solo questione di tempo.

In attesa di capire come si evolverà il mercato, è impossibile non considerare la Juventus come una delle migliori squadre d’Europa. Il confronto con gli altri top club è quantomeno pari, se il riferimento è la qualità complessiva della rosa: il Liverpool campione d’Europa ha una squadra titolare non inferiore rispetto a quella bianconera, ma non ha ricambi difensivi dello stesso valore, esattamente come il Manchester City; il Real Madrid è ancora un cantiere aperto, il Psg e il Barcellona hanno un reparto d’attacco probabilmente superiore a quello della Juve per puro talento, ma i catalani sembrano più deboli nella terza linea – non a caso erano interessati a de Ligt –, mentre i francesi sembrano mancare di profondità a centrocampo. Per quanto riguarda la Juventus, il miglioramento rispetto alla scorsa stagione è evidente, anche perché finora la rosa della prima squadra non è stata interessata da grandi cessioni. Un’eventualità che sarà inevitabile – per il bilancio della società, ma soprattutto per le limitazioni imposte dalle liste chiuse da presentare alla fine del mercato – ma che non dovrebbe impattare troppo sulla qualità dell’organico di Maurizio Sarri.

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