L’Italia Under 21 ha iniziato bene il suo nuovo percorso

La vittoria (5-0) contro il Lussemburgo ci ha detto molte cose positive, oltre il punteggio.

Ogni nuovo inizio è un evento da affrontare con le dovute cautele, anche se ci sembra semplice. Ieri è stata la volta dell’Under 21 di Paolo Nicolato, che dopo la netta vittoria sulla Moldavia (4-0) in amichevole doveva affrontare il Lussemburgo nella prima gara di qualificazione agli Europei 2021. Sono arrivati i tre punti, e questo era abbastanza scontato data la consistenza dell’avversario. Il 5-0 maturato a Castel di Sangro, però, porta in dote altri significati importanti per Nicolato, per la realtà dell’Under 21, probabilmente anche per l’intero movimento calcistico italiano.

Il primo è la continuità del progetto, in una doppia direzione: i reduci più giovani dell’ultimo ciclo di Di Biagio sono i pilastri tecnici ed emotivi della squadra, il capitano Locatelli (che ha realizzato il primo gol su calcio di rigore), Kean (autore della seconda rete degli Azzurrini, sempre su rigore), Zaniolo; insieme a loro, sono arrivati “i ragazzi di Nicolato”, che sembra il titolo di un romanzo di formazione su un gruppo di adolescenti della provincia italiana, ma in realtà identifica i calciatori che il nuovo commissario tecnico ha svezzato nell’Under 19 e poi nell’Under 20, e che da ieri hanno avuto accesso a un livello superiore. La formazione dell’Italia contro il Lussemburgo è stata un mix tra questi due gruppi, oltre i “vecchi” – ai quali va aggiunto Claude Adjapong, rimasto in panchina –, c’erano Pinamonti, Plizzari, del Prato, Scamacca, poi i subentrati Frattesi e Tripaldelli: tutti elementi reduci dal buonissimo Mondiale Under 20 in Polonia, quindi da un consolidato percorso di crescita e conoscenza con Paolo Nicolato. Che già al momento del suo insediamento aveva annunciato questa transizione: «Lavorerò con lo stesso gruppo che conosco ormai da tre anni, e che è cresciuto insieme a me. Ho allenato giocatori bravi, con qualità importanti, e ora mi auguro di conoscerne degli altri».

Moise Kean realizza il rigore del 2-0 contro il Lussemburgo: per l’ex attaccante della Juventus, quello realizzato ieri è il terzo gol con l’Under 21(Paolo Bruno/Getty Images)

Ecco, è andata proprio così. Ed è andata bene, questa è l’altra sensazione significativa arrivata dal match di Castel di Sangro. La Nazionale Under 21 dell’Italia ha un’identità non solo progettuale, ma anche di gioco: impone il suo ritmo, tiene il pallone con personalità, attua combinazioni ricercate per forzare la difesa avversaria. Certo, il Lussemburgo è stato un avversario morbido, che ha opposto agli Azzurrini solo una (inefficace) resistenza al limite della propria area di rigore, ma è già evidente come il talento dei singoli sia elevato, e che il ct abbia l’ambizione di moltiplicarlo con un sistema di gioco offensivo – in questo senso l’utilizzo di Kean nello slot di esterno offensivo è un chiaro segnale, e proprio da un bel triangolo avviato dal nuovo acquisto dell’Everton è scaturito il rigore del 2-0.

Nella ripresa, la partita ha avuto senso solo perché il dominio degli Azzurrini potesse essere ribadito, e la schiacciante superiorità ha portato anche ad aumentare la rotondità del risultato: è arrivata la rete numero due in Under 21 per Tumminello e Scamacca, già a segno contro la Moldavia, e la prime gioia personale di Riccardo Sottil, uno dei nomi nuovi della squadra di Nicolato. Quasi a voler confermare la bontà di questo nuovo inizio e le grandi qualità dell’Under 21 in vista di una lotta non semplice per la qualificazione, per un pass tutto da conquistare, soprattutto contro l’Irlanda – che comanda il gruppo 1 con nove punti in tre partite giocate. Il prossimo match dell’Under 21 è in calendario per il 10 ottobre, proprio in casa dei verdi. Sarà già un appuntamento decisivo. L’Italia ci arriva bene, con le idee chiare a la certezza della propria forza. È un buon punto di partenza.