La mostruosa prestazione di ter Stegen contro il Borussia Dortmund

Un rigore parato e almeno altri tre interventi decisivi.
di Redazione Undici 18 Settembre 2019 alle 10:54

Nella notte di Dortmund, che ha confermato le difficoltà del Barcellona nelle trasferte europee (4 vittorie, 4 pareggi e 6 sconfitte nelle ultime 14 partite, con soli 10 gol realizzati), Marc-André ter Stegen si è confermato a livelli assoluti. Il punto conquistato al Signal Iduna Park reca in calce la firma dell’ex portiere del Möchengladbach, anche oltre il rigore parato a Reus nella ripresa: gli ulteriori interventi decisivi di ter Stegen sono stati almeno 3, sempre in condizioni di tiro abbastanza semplici per gli attaccanti del Borussia. El País ha scritto che ter Stegen è stato «un muro, un colosso che è riuscito a salvare il Barcellona da una prestazione negativa davanti al temibile muro giallo del Borussia».

La cosa che colpisce di più di ter Stegen è il tempismo nelle uscite. Pur non muovendosi con grande velocità, almeno in apparenza, il portiere tedesco riesce a coprire ampie porzioni dello specchio già prima che l’attaccante avversario abbia tentato la conclusione. In occasione di un primo grande intervento su Reus (nel video sopra), ter Stegen ha esaltato questa dote, utilizzando la classica uscita a croce mutuata dal futsal e “marchio di fabbrica” degli estremi difensori tedeschi e spagnoli.

Ter Stegen ha deviato un altro tiro ravvicinato, e molto insidioso, con lo stesso posizionamento di gambe e braccia. Siamo nella ripresa, temporalmente già dopo il rigore parato a Marco Reus; cross basso dalla sinistra, conclusione a botta sicura ancora di Reus e grande doppio riflesso dell’estremo difensore del Barça, che prima respinge il pallone con i piedi e poi va ancora in uscita sulla ribattuta dell’avversario, sempre utilizzando la posizione a croce, per coprire la maggior porzione possibile della propria porta.

E poi, ovviamente, va celebrata la grande parata su calcio di rigore. Qualcuno ha sollevato dubbi regolamentari sulla posizione iniziale di ter Stegen, che effettivamente non tiene almeno un piede sulla linea di porta, ma è un discorso che non toglie niente alla bellezza del suo intervento. Molto spesso, colpe e meriti per i penalty non trasformati vanno divisi tra attaccante e portiere, ma non in questo caso: Reus calcia un ottimo rigore, è ter Stegen a compiere una parata prodigiosa, per esplosività sulle gambe, capacità di allungarsi alla sua sinistra, reattività e coordinazione rispetto alla traiettoria del pallone. Anche perché la conclusione dell’attaccante del Borussia non è rasoterra ma non è neanche a mezza altezza, poi è molto angolata, quindi difficilissima da respingere. ter Stegen ce la fa, e poi recupera immediatamente posizione e lucidità, uncinando il pallone dopo il rimbalzo.

Proprio nella conferenza stampa di presentazione di Borussia-Barcellona, ter Stegen ha alimentato il suo duello a distanza con Neuer, ancora titolare della Nazionale tedesca nonostante le sue ultime stagioni non siano state brillantissime, a differenza del portiere del Barça. «C’è competizione tra di noi, questo è chiaro. I giocatori che non riescono a giocare vogliono farlo. Negli ultimi anni mi sono comportato sempre correttamente, invece Neuer e altre persone hanno utilizzato parole poco rispettose nei miei confronti», ha detto ter Stegen. Al netto di questo conflitto, la partita di Dortmund ha alimentato la sua candidatura come titolare della Mannschaft al posto di Neuer, anche in vista dei Campionati Europei in programma tra pochi mesi. E l’idea che il portiere del Barcellona sia il migliore del mondo nel suo ruolo, in questo momento.

>

Leggi anche

Calcio
Gianluca Scamacca sta tornando a essere se stesso, a ricordarci quanto può essere decisivo
Quattro gol in una settimana, e la sensazione che i problemi fisici siano ormai alle spalle: tutte buone notizie per l'Atalanta, e forse anche per la Nazionale.
di Redazione Undici
Calcio
In Egitto, la crisi tra Salah e il Liverpool è diventata un vero e proprio caso nazionale
C'entrano il tifo, l'idolatria. Ma è anche una profonda questione culturale: a differenza del mondo Liverpool, per gli egiziani le leggende sportive vengono prima di ogni altra cosa. Club e allenatori compresi.
di Redazione Undici
Calcio
I tifosi del Siviglia stanno organizzando una protesta perché non vogliono che il club venga venduto a investitori stranieri
L'ennesimo fondo americano pronto a irrompere nel calcio deve fare i conti con la levata di scudi che si alza dalla città andalusa.
di Redazione Undici
Calcio
Il sistema dei prezzi dei biglietti per i Mondiali 2026 ha fatto arrabbiare tutti
Anche per i pacchetti destinati ai fan più fidelizzati serviranno cifre senza precedenti: oltre cinque volte quanto costarono in Qatar.
di Redazione Undici