João Sacramento, il nuovo assistente di Mourinho, ha 30 anni ma ha già un curriculum impressionante

Ha lavorato con Jardim, Bielsa, Ranieri.
di Redazione Undici 26 Novembre 2019 alle 16:39

Gary Speed, Claudio Ranieri, Leonardo Jardim, Marcelo Bielsa, Christophe Galtier e, oggi, José Mourinho. Quello che avete appena letto è l’elenco dei tecnici con cui e per cui ha lavorato João Sacramento, attuale allenatore in seconda del Tottenham. È stato scelto da José Mourinho per affiancarlo nella sua nuova avventure londinese, e il curriculum di cui sopra giustifica ampiamente questa preferenza. Inoltre, è anche una questione di prospettive, di promesse per il futuro: João Sacramento ha solo trent’anni, è nato a Barcelos, nel distretto di Braga, il 31 gennaio 1989. In qualche modo, è il perfetto erede di André Villas-Boas, che fino a 31 anni ha seguito Mourinho nelle sue esperienze al Porto, al Chelsea e poi all’Inter, per poi avviare una carriera propria – iniziata col botto e ora un po’ arenatasi, in verità.

La storia di João Sacramento è molto simile a quella di Mourinho e dello stesso Villas-Boas: un’insignificante carriera sul campo, l’immediato passaggio nello staff – come redattore di analisi sugli avversari – e poi l’evoluzione come assistente tecnico, fino a diventare allenatore in seconda. Mourinho è stato interprete per Robson al Barcellona, Villas-Boas ha guidato la Nazionale delle Isole Vergini Britanniche quando aveva 23 anni, tra il 2000 e il 2001. L’esperienza “borderline” di João Sacramento è l’Università del Calcio nel Galles del Sud, scelta per proseguire gli studi dopo l’immediato tramonto della vita da calciatore. Steve Savage, rettore dell’istituto, ha spiegato a Sky Sports come si è evoluta la carriera di João Sacramento: «La sua connessione con Mourinho è iniziata con un lavoro che ha svolto qui: Joao ha scritto un’analisi del lavoro di José, ha esplorato la sua filosofia, la sua visione del gioco, il suo uso del concetto di periodizzazione tattica. Ha inviato questo prodotto dicendo che amava quello che stava facendo. E José gli ha risposto».

Fin dall’inizio del percorso di studi, João Sacramento era certo di fare strada: «Quando è arrivato qui come matricola nove o dieci anni fa», racconta ancora Savage, «ci ha detto che sarebbe finito a lavorare per un club di Champions League. Questa era la sua ambizione, aveva già pianificato tutto. Si vedeva già allora che sarebbe diventato un tecnico determinato, aveva un’etica del lavoro fenomenale ed era completamente concentrato sul miglioramento personale». Dopo aver lavorato per la Federcalcio gallese e come assistente di Gary Speed e Chris Coleman, Sacramento è stato assunto al Monaco. Nel Principato, ha lavorato prima nello staff di Ranieri e poi in quello del suo connazionale Leonardo Jardim, raggiungendo la semifinale di Champions League e vincendo il titolo di Ligue 1 nel 2017. Dopo è passato al Lille, dove è stato assistente di Bielsa e Galtier: nell’ultima stagione, il club del Nord della Francia ha centrato il secondo posto e si è qualificato per la Champions League.

>

Leggi anche

Calcio
I risultati europei del Bodo Glimt hanno portato molti soldi agli altri club norvegesi, che però non li hanno condivisi con le squadre di seconda divisione
Una decisione che stride con un modello calcistico fondato sulla crescita organica e corporativa.
di Redazione Undici
Calcio
Il ritorno del Sunderland in Premier League ha dato un nuovo impulso anche alla rinascita della città
di Redazione Undici
Calcio
Ora anche Lamine Yamal ha un suo canale YouTube, e con il primo video ha fatto più di due miioni di views in 12 ore
La stella del Barcellona è solo l'ultimo esempio del calciatore moderno che cura da solo la propria comunicazione
di Redazione Undici
Calcio
La Supercoppa Italiana ci ha detto che questo è davvero il momento di David Neres
Oltre che il trofeo agli azzurri, la doppietta di Riyad restituisce definitivamente il grande calcio a un suo grande talento. Quando gira lui, gira tutto il Napoli.
di Redazione Undici