Il Real Madrid non può più fare a meno di Valverde

I numeri raccontano l'importanza del centrocampista uruguaiano.

Domenica sera il Real Madrid è stato sconfitto 2-1 dal Betis Siviglia al Benito Villamarin, una partita in cui i Blancos hanno perso con merito e dove tutta la squadra ha reso piuttosto al di sotto di quanto ci si aspettava. Zidane ha dichiarato a fine partita che quello visto contro il Betis «è stato il peggior Real Madrid della stagione e io, l’allenatore, sono l’unico responsabile. Alla squadra è mancata energia, possesso e aggressività». In una serata decisamente storta, come sottolineato da molti media madridisti, si è avvertita prepotentemente l’assenza di Federico Valverde. La mezzala uruguaiana è stata esclusa dalla formazione iniziale da Zidane per motivi precauzionali: già in altre due occasioni in campionato il tecnico francese ha rinunciato a far scendere in campo il suo centrocampista dal primo minuto, due match in cui il Real Madrid aveva finito per perdere (contro Levante e Mallorca: come contro il Betis, Valverde era entrato solo a partita in corso, disputando comunque un totale di 42 minuti complessivi tra le tre gare). Coincidenza o qualcosa di più? In Spagna pensano che, senza Valverde, questo Real Madrid fatichi e non poco contro ogni tipo di avversario.

Valverde si è messo in mostra durante questa stagione diventando pedina fondamentale per Zidane, che gli ha concesso 2068 minuti di gioco – ottavo giocatore più utilizzato in stagione. Insieme a Casemiro, altro perno di Zizou, Valverde è diventato un alfiere fondamentale per il gioco dei merengues, dove la sua dinamicità da box to box è stata essenziale per l’equilibrio fra attacco e difesa del Real Madrid. L’importanza del giocatore è tale poiché la sua disposizione a dialogare con i compagni in certe fasce di campo fluidifica lo scorrimento dell’azione in fase offensiva, mentre in quella difensiva, è tenace nei contrasti e molto rapido nei raddoppi. Per questo Zidane gli ha concesso nel 2020 la media di due partite su tre da titolare, preferendo il giovane sudamericano a un’istituzione come Luka Modric, appena sotto Valverde nella classifica del minutaggio nel Real. Finora Valverde ha segnato due gol in 37 apparizioni con il Real, risultando tra l’altro l’ottavo giocatore per numero di assist in stagione (4) e il settimo per numero di cartellini gialli ottenuti (4). Soprattutto, Valverde ha ottenuto uno dei cartellini rossi più famosi di sempre.

L’esplosione di Valverde in questa stagione ha permesso al Real di avere una risorsa in più a centrocampo, e inoltre, di trovare una figura che prendesse il posto di Modric, da tempo probabile partente dal Bernabéu dopo otto stagioni. Senza Valverde, il Real può certamente contare sulla migliore qualità nel palleggio del croato, che però, al tempo stesso, non può più offrire quella resistenza e quella quantità necessarie alla squadra per avere un gioco più dinamico. In sostanza, il concetto per cui senza Valverde il Real sia più spento è dunque confermato dai numeri di questa stagione, dove in campo, in presenza dal primo minuto dell’ex Alavés, i Blancos hanno ottenuto quindici vittorie, sei pareggi e due sconfitte.