L’Aik Solna, trendsetter

Come il club svedese ha costruito la propria immagine di eleganza in campo.

Dell’Aik, per dodici volte campione di Svezia nella sua storia, probabilmente ne avete già sentito parlare: oltre a essere una delle squadre più rappresentative e prestigiose del suo Paese, l’Aik è stato più volte protagonista in Europa, spesso incrociando le italiane: contro il Parma nella Coppa Uefa del 1994/95, contro la Fiorentina nella Champions 1999/2000, contro il Napoli nell’Europa League 2012/13 – contro gli azzurri un incontro difficile da dimenticare per i tifosi svedesi: l’ultima gara nello storico impianto Råsunda, lo stesso stadio dove nel 1958 Pelé trascinò il Brasile al suo primo Mondiale della storia. Meno si sa del fatto che l’Aik negli ultimi anni si sia distinto come uno dei club più eleganti del panorama calcistico. Come? Con alcune maglie splendide, realizzate da Nike, partner tecnico dal 2018.

L’ultima è un autentico gioiello: la “Behrens Edition”, che prende il nome dal fondatore del club Isidor Behrens, è stata indossata nella gara di Coppa di Svezia contro il Kalmar e nello store ufficiale del club è andata sold out in poche ore. Maglia interamente bianca e design retro, che rimanda agli anni pioneristici del club, presenza del colletto, swoosh tono su tono. E, soprattutto, il logo in dimensione più grande del solito: il modo in cui si staglia sul bianco della divisa riporta con la mente a uno stemma araldico, più che a un club di calcio. L’impatto è di grande effetto, e apre anche a una nuova frontiera nel design delle maglie, in particolare quelle celebrative: variare la grandezza del logo – rendendolo più riconoscibile e facendone l’elemento portante – può essere una strada con sbocchi proficui. Del resto, in un’era in cui ogni timidezza estetica è stata bandita – l’overbranding oggi non è più qualcosa di cui vergognarsi – mostrare con orgoglio il crest della propria squadra, che incarna più profondamente il senso di appartenenza di ogni tifoso, promette di essere una mostra vincente. Nel caso di design deliberatamente ispirati al passato, sarebbe un ottimo modo per ripescare quei loghi in disuso palesemente “vecchi”, con le loro iconografie sovraccariche e barocche – pensiamo a quello dell’Ajax pre-restyling, con Aiace rappresentato nello stile di una xilografia, o allo stemma della Juventus utilizzato negli anni Settanta.

L’alternanza tra bianco e nero – quest’ultimo il colore predominante della maglia home, mentre il bianco è di norma utilizzato per le maglie away – è sicuramente uno degli elementi fondanti del successo estetico dell’Aik. Un aspetto che Nike ha voluto evidenziare sin dall’inizio della collaborazione con il club svedese, nel 2018, lanciando quasi in contemporanea il “Black Pack” e il “White Pack”, due divise in edizione limitata. Nel primo caso, parliamo di un look total black, con crest, swoosh e scritta Aik sul petto tono su tono; nel secondo, stesso concetto ma con scritte e loghi in nero su bianco. In entrambi i casi, la semplicità e l’eleganza definiscono due maglie che hanno riscosso immediatamente grandi consensi, insieme alle collezioni apparel e leisure lanciate contestualmente.

L’anno dopo è il 2019, e Nike si supera. Anche in questo caso il brand americano sceglie di lanciare a pochi giorni di distanza due distinte maglie, pur con stesso concept, giocando sull’alternanza bianco/nero. La divisa “Black Edition” persegue le stesse soluzioni dell’anno precedente, con la differenza principale nella scritta centrale che reca 1891 – l’anno di fondazione del club – al posto di Aik. Ma è la versione bianca a catturare principalmente l’attenzione: il contrasto tra scritte e loghi dorati con il bianco è un vero tocco di classe, ridefinendo ancora una volta il concetto di eleganza in campo.