Anche la Liga ha un suo piano per tornare a giocare

Tebas ha inviato una proposta ai club per riaprire il torneo a fine luglio: l'idea è quella di creare una quarantena di gruppo.
di Redazione Undici
02 Aprile 2020

Da quando un mese fa sono iniziate le restrizioni per il Coronavirus in quasi tutti i Paesi europei, si discute delle sospensioni e della possibile ripresa della normale attività agonistica dei vari campionati. A inizio settimana, la Premier League aveva già studiato un programma per far iniziare le proprie partite a inizio maggio, mentre stamattina, As ha pubblicato il piano ideato dalla Liga perché le partite possano riprendere. Il presidente Javier Tebas ha in mente di far ripartire il campionato alla fine di luglio, sostenendo che prima di tornare in campo siano necessarie per le squadre almeno due settimane di allenamento, un periodo per recuperare la forma dopo le settimane trascorse in autoisolamento dai giocatori.

La Liga ha inviato questo programma a tutti e venti i club del campionato, che a loro volta hanno già stilato un calendario per la ripresa degli allenamenti . L’idea è quella di dividere la preparazione in quattro fasi distinte, che porteranno i giocatori a riprendere gradualmente le attività di preparazione con lo staff tecnico e con i compagni anche per evitare rischi di contagio: i gruppi di giocatori si allargheranno piano piano, da un minimo di due elementi a un massimo di otto nella prima fase, per poi unirsi in maniera definitiva nelle fasi successive. Settantadue ore prima dell’inizio delle partite, poi, i giocatori saranno sottoposti a tampone per verificare la presenza di eventuali infetti; questi controlli non riguarderanno solo i giocatori, ma anche l’intero staff tecnico e dirigenziale, così da evitare che qualche membro interno alla squadra alimenti il rischio di contagi. In Liga, molti club vorrebbero tornare a giocare il prima possibile ma alcuni, come ad esempio il Real Madrid, hanno forti dubbi sulla possibilità di tornare in campo prima che venga prodotto un vaccino.

Oltretutto, alle squadre sarà consigliato di pernottare nelle strutture del club – ovviamente, questo discorso riguarda solo le società che possono disporre di questi ambienti –, in modo che i giocatori vivano tra di loro e non abbiano troppi contatti con il mondo esterno, creando di fatto una quarantena di squadra. Nel resto d’Europa, la Premier vuole ricominciare il 3 maggio, la Bundesliga finire entro il 30 giungo, mentre a quanto pare, in Spagna c’è più cautela verso la riapertura del campionato. Il Paese è il terzo nel mondo per numero di contagiati (104’118), e dalla scorsa settimana, Madrid è diventata uno dei maggiori focolai mondiali dell’espansione del Coronavirus.

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