L’impegno della Figc e di Eni nella battaglia al Coronavirus

Tante iniziative a sostegno delle strutture sanitarie e di tutto il tessuto sociale.
di Redazione Undici 08 Aprile 2020 alle 11:09

Prosegue la battaglia dell’Italia contro il Coronavirus, e sono sempre più numerose le iniziative solidali delle istituzioni e delle aziende per offrire un aiuto alle strutture e al personale sanitario, i settori più in difficoltà e più esposti al rischio. La Federcalcio ha messo a disposizione l’albergo del centro tecnico di Coverciano per accogliere alcuni pazienti infetti: sono 14, e sono arrivati in questi giorni dalla Residenza per Anziani ‘Il Bobolino’ di Firenze. Le camere della struttura utilizzate per questa iniziativa sono in tutto 54, e a queste vanno aggiunti  tutti gli spazi comuni del Centro Tecnico Federale. L’iniziativa è stata promossa dal presidente Gabriele Gravina, in collaborazione con il sindaco di Firenze Dario Nardella e l’Azienda USL Toscana Centro. La struttura sarà gestita con il coordinamento sanitario di zona e della Società della Salute. Da lunedì 6 aprile, inoltre, è stata avviata la campagna #NOIGIOCHIAMOINCASA, organizzata dal Settore Giovanile e Scolastico. Grazie a questa iniziativa, i diversi contributi formativi elaborati dall’Area Educativa saranno messi a disposizione sui canali istituzionali della Federazione e del Settore Giovanile e Scolastico nonché sul sito internet Valori in Rete, rivolto al mondo della Scuola. La fruizione sarà completamente gratuita, e aperta a tutti: in questo modo la Federcalcio vuole supportare giovani e adulti impegnati nell’educazione sportiva attraverso video tutorial, webinar e approfondimenti, strumenti utili per superare al meglio, come sportivi e come cittadini, questo momento così complicato.

Anche Eni, partner della Figc, ha avviato una serie di iniziative per sostenere i comparti produttivi e sociali più colpiti dalla pandemia. Fin dall’inizio dell’emergenza sanitaria, infatti, ha acquistato e importato dalla Cina equipaggiamenti elettromedicali e dispositivi di protezione individuale (Dpi) da donare alle strutture competenti. Tra questi, 600 ventilatori polmonari e letti per terapia intensiva, e anche una grande quantità di mascherine chirurgiche e superiori. Nei diversi territori in cui opera, Eni ha messo a punto strategie diversificate di supporto: in Basilicata, l’azienda ha consegnato ed ha in corso la fornitura di ventilatori polmonari, letti per la terapia intensiva e la rianimazione; all’ospedale Giovanni XXIII di Bergamo sono stati donati ventilatori polmonari per la terapia sub intensiva; Eni ha fornito il proprio supporto alle AUSL di Ravenna ed Ancona, al 118 di Ravenna e alla Croce Rossa Italiana di Pesaro, Ancona ed Ortona, facendosi carico della fornitura di apparati medici quali respiratori, ventilatori polmonari e monitor defibrillatori; in Sicilia, la compagnia ha realizzato il piano ingegneristico per la realizzazione di un’unità di terapia intensiva all’ospedale “Vittorio Emanuele” di Gela, a beneficio anche della complessiva pianificazione della Azienda Sanitaria Provinciale che copre anche la comunità della provincia; è inoltre in corso l’approvvigionamento di una sterilizzatrice ospedaliera per l’ospedale di Gela; per le Aziende sanitarie locali di Messina-Milazzo, la Raffineria di Milazzo (joint venture con Eni al 50%) supporta il progetto per l’allestimento di postazioni di terapia intensiva presso l’ospedale di Milazzo; in Puglia, è stata ordinata la fornitura di equipaggiamento sanitario per il rafforzamento della capacità della terapia intensiva nelle strutture ospedaliere di Taranto e Brindisi. In tutte queste regioni, e poi nelle Marche e in Sardegna, Eni ha provveduto a un’ingente fornitura di mascherine e altro materiale sanitario.

Nelle prime fasi della pandemia, Eni aveva supportato alcune delle strutture sanitarie più importanti d’Italia: l’azienda è stata ed è partner unico della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS per la realizzazione del COVID 2 Hospital a Roma (ex Ospedale privato Columbus), esclusivamente dedicato alla cura dei pazienti affetti da Coronavirus; con l’Ospedale IRCCS Luigi Sacco di Milano realizzerà un nuovo pronto soccorso dedicato alle malattie infettive; al Policlinico San Matteo di Pavia, è stata realizzata un’unità ad alto livello di isolamento; al Policlinico di San Donato, Eni ha assicurato la fornitura di equipaggiamento sanitario come monitor per rianimazione e dispositivi di protezione individuale. Infine, l’azienda ha organizzato voli charter con la Cina per il trasporto di materiale di utilità sanitaria, come ventilatori e mascherine, ha finanziato campagne informative di pubblica utilità e sta studiando delle partnership perché il supercalcolatore Eni/HPC5 possa essere utilizzato nel campo della ricerca.

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