La trattativa che dovrebbe portare il fondo PIF – un fondo di investimento sovrano dell’Arabia Saudita – ad acquisire la proprietà del Newcastle United è molto complicata e controversa. Gli interessi politici ed economici che ruotano intorno a questa operazione sono enormi, e perciò tutto ciò che sta avvenendo potrebbe turbare i rapporti diplomatici tra il regno saudita e l’Inghilterra, senza contare l’ingerenza del Qatar, stato geograficamente vicino ma diplomaticamente nemico di Riyad. Il nuovo capitolo di questa vicenda vede coinvolti KSA Sports, emittente televisiva statale dell’Arabia Saudita, e la Football Association: secondo quanto riportato dal Times, la Federazione inglese avrebbe minacciato un’azione legale contro KSA Sports perché quest’ultima sta trasmettendo delle vecchie partite del Newcastle United – nello specifico si tratterebbe di match di FA Cup risalenti agli anni in cui Alan Shearer era attaccante e capitano dei Magpies. Questi passaggi in televisione, secondo la FA, «violano i diritti di proprietà che appartengono alla Federazione», che organizza la manifestazione.
Il prestigioso quotidiano britannico è entrato in possesso di una lettera indirizzata dai manager della Federcalcio di Londra a Majid Al-Qasabi, ministro dei media dell’Arabia Saudita, e anche elemento del consiglio di amministrazione del fondo PIF. È evidente il tentativo, da parte del regime di Ryiad, di iniziare a fidelizzare i cittadini sauditi a quella che potrebbe essere la nuova squadra di Premier League gestita da una diretta emanazione della famiglia reale. Nel testo della lettera, la Football Association spiega che la trasmissione delle partite «avviene in maniera non autorizzata e illegale. La pirateria radiotelevisiva è una preoccupazione costante per i broadcaster che acquistano i diritti di trasmissione, così come per i fornitori di contenuti, e la violazione di questi diritti potrebbe causare dei significativi danni economici e di reputazione».
Nel caso in cui KSA Sports dovesse proseguire la trasmissione delle partite oltre il 2 giugno, scatterà l’azione legale della Federcalcio inglese. Nel frattempo, è ancora al vaglio della Premier League l’offerta di acquisizione delle quote del Newcastle. Questo relativo alla FA Cup non è il primo caso di pirateria televisiva in Arabia Saudita per quanto riguarda il calcio inglese: da tre anni le frequenze dell’emittente qatariota beIN – che ha comprato i diritti esclusivi della Premier League per tutta la zona araba – sono state bandite dall’Arabia Saudita, ma le partite continuano a essere visibili attraverso canali illeciti. La diffusione di queste emittenti fuorilegge, tra cui beoutQ, sarebbe stata agevolata da Arabsat, operatore satellitare con sede a Riyad. Anche la Fifa, al termine di un’inchiesta, ha confermato «senza dubbio» il fatto che Arabsat abbia avuto un ruolo fondamentale nella diffusione di beoutQ.