Perché Cristiano Ronaldo salta così in alto, secondo la scienza

In un video divulgativo, tutte le tecniche utilizzate dal fuoriclasse portoghese per colpire di testa come pochi altri attaccanti della storia.
di Redazione Undici 12 Giugno 2020 alle 11:09

Uno dei gol più belli della Serie A 2019/20 è quello realizzato da Cristiano Ronaldo contro la Sampdoria, nell’ultima gara di campionato giocata dalla Juventus prima della pausa natalizia: a Marassi, il fuoriclasse portoghese era riuscito a saltare con un’elevazione spaventosa, fino a 2,56 metri, per la precisione, sovrastando Murru e indirizzando perfettamente il pallone con la testa. Molte altre volte, nel corso della sua carriera, Ronaldo è riuscito a realizzare dei bellissimi gol sfruttando la sua grandissima capacità di salto e nel colpo di testa, che lo rendono uno degli attaccanti più forti ed efficaci della storia in questo fondamentale: contro il Manchester United, nel 2013, si è arrampicato fino quasi a tre metri d’altezza (293 centimetri) prima di battere il portiere; durante Portogallo-Galles, semifinale dell’ultimo Campionato Europeo, ha colpito il pallone a i 242 centimetri. Insomma, è una consuetudine, e come tale è stata approcciata in maniera empirica da Rajpal Brar, fisioterapista dell’azienda americana 3CB: nel video di Youtube che vedete in apertura dell’articolo, ci sono un po’ di analisi e curiosità scientifiche che spiegano questa dote quasi sovrannaturale di Ronaldo.

La prima azione analizzata nel montaggio è proprio quella contro la Sampdoria: secondo Brar, il salto su una gamba scelto per cercare di impattare la palla si pone come obiettivo primario la trasformazione dell’energia muscolare da orizzontale in verticale; la falcata finale allungata permette a Ronaldo di piantare la gamba sinistra nel terreno e sfruttarla come centro della massa, così da creare un maggior grado di flessione del ginocchio e dell’anca, e da mantenere il tronco in posizione verticale. Anche il movimento delle braccia gli consente di aumentare lo slancio, e di prolungare quella “fase di transizione” che gli permette di rimanere in aria, in sospensione, prima di impattare la palla. Nella clip successiva, Ronaldo salta a due piedi su un calcio d’angolo: è una tecnica che sfrutta il contatto con il terreno per generare forza di elevazione, e che Ronaldo “amplia” con un piccolo balzo che anticipa il salto vero e proprio, così da ottimizzare l’equilibrio e il ritmo della giocata successiva. Nel video, che dura più di sei minuti e mezzo, ci sono altre situazioni forse più semplici, più “umane”, spiegate attraverso i meccanismi che regolano il movimento del nostro corpo. La cosa che colpisce, al termine della visione, è che Ronaldo compia tutti questi processi mentali e fisici in pochissimi istanti, cioè predispone e sfrutta le capacità del suo corpo attraverso una miriade di trick scientifici attuati senza accorgersene, pescando da un bagaglio immenso di conoscenza delle sue possibilità atletiche. Una capacità che probabilmente è innata, che appartiene a lui da sempre, ma che è stata pure sviluppata inconsciamente in anni di allenamenti specifici.

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