Uno dei gol più belli della Serie A 2019/20 è quello realizzato da Cristiano Ronaldo contro la Sampdoria, nell’ultima gara di campionato giocata dalla Juventus prima della pausa natalizia: a Marassi, il fuoriclasse portoghese era riuscito a saltare con un’elevazione spaventosa, fino a 2,56 metri, per la precisione, sovrastando Murru e indirizzando perfettamente il pallone con la testa. Molte altre volte, nel corso della sua carriera, Ronaldo è riuscito a realizzare dei bellissimi gol sfruttando la sua grandissima capacità di salto e nel colpo di testa, che lo rendono uno degli attaccanti più forti ed efficaci della storia in questo fondamentale: contro il Manchester United, nel 2013, si è arrampicato fino quasi a tre metri d’altezza (293 centimetri) prima di battere il portiere; durante Portogallo-Galles, semifinale dell’ultimo Campionato Europeo, ha colpito il pallone a i 242 centimetri. Insomma, è una consuetudine, e come tale è stata approcciata in maniera empirica da Rajpal Brar, fisioterapista dell’azienda americana 3CB: nel video di Youtube che vedete in apertura dell’articolo, ci sono un po’ di analisi e curiosità scientifiche che spiegano questa dote quasi sovrannaturale di Ronaldo.
La prima azione analizzata nel montaggio è proprio quella contro la Sampdoria: secondo Brar, il salto su una gamba scelto per cercare di impattare la palla si pone come obiettivo primario la trasformazione dell’energia muscolare da orizzontale in verticale; la falcata finale allungata permette a Ronaldo di piantare la gamba sinistra nel terreno e sfruttarla come centro della massa, così da creare un maggior grado di flessione del ginocchio e dell’anca, e da mantenere il tronco in posizione verticale. Anche il movimento delle braccia gli consente di aumentare lo slancio, e di prolungare quella “fase di transizione” che gli permette di rimanere in aria, in sospensione, prima di impattare la palla. Nella clip successiva, Ronaldo salta a due piedi su un calcio d’angolo: è una tecnica che sfrutta il contatto con il terreno per generare forza di elevazione, e che Ronaldo “amplia” con un piccolo balzo che anticipa il salto vero e proprio, così da ottimizzare l’equilibrio e il ritmo della giocata successiva. Nel video, che dura più di sei minuti e mezzo, ci sono altre situazioni forse più semplici, più “umane”, spiegate attraverso i meccanismi che regolano il movimento del nostro corpo. La cosa che colpisce, al termine della visione, è che Ronaldo compia tutti questi processi mentali e fisici in pochissimi istanti, cioè predispone e sfrutta le capacità del suo corpo attraverso una miriade di trick scientifici attuati senza accorgersene, pescando da un bagaglio immenso di conoscenza delle sue possibilità atletiche. Una capacità che probabilmente è innata, che appartiene a lui da sempre, ma che è stata pure sviluppata inconsciamente in anni di allenamenti specifici.