Guardiola ha detto che Gundogan può giocare al posto di Agüero

Un nuovo esperimento creativo dopo l'infortunio del centravanti argentino?

Sergio Agüero si è operato oggi a Barcellona dopo l’infortunio al menisco accusato contro il Burnley. Il centravanti argentino spera di tornare a disposizione del Manchester City per il return match degli ottavi di finale di Champions, contro il Real Madrid a inizio agosto. Nel frattempo, però, la squadra di Guardiola sarà impegnata in Premier League e nella fase finale di Fa Cup, quindi dovrà rinunciare a lui. Il manager catalano, però, non si è scomposto alla notizia dell’intervento chirurgico subito dal suo miglior realizzatore stagionale – Agüero ha segnato 23 reti in tutte le competizioni, cinque in più di Gabriel Jesus. Nella conferenza stampa (telematica) di presentazione della sfida contro il Chelsea, che si disputerà giovedì 25 giugno, Guardiola ha detto che «ci sono diversi giocatori che possono essere utilizzati al posto di Agüero: Gabriel Jesus, Sterling, ma anche Bernardo Silva e Gundogan».

Il brasiliano è la soluzione più ovvia, è un attaccante puro, il primo backup del Kun, quindi nessuna sorpresa. Sterling è una seconda punta molto mobile, riadattata come esterno offensivo: anche in questo caso, niente di eccessivamente creativo. Volendo forzare un po’, anche Bernardo Silva può essere utilizzato come punta: oggi è una mezzala di possesso di gran tecnica e fosforo, ma in realtà il portoghese è “nato” come esterno offensivo, quindi è potenzialmente adattabile nello slot di centravanti, ovviamente con caratteristiche e movimenti molto diversi rispetti a quelli di Agüero, Gabriel Jesus o Sterling. La vera “notizia” data da Guardiola riguarda Ilkay Gundogan, che ha sempre giocato come centrocampista di ordine e costruzione davanti alla difesa, al massimo come mezzala in un reparto a tre. Che, di certo, non è mai stato impiegato nel reparto offensivo. Ma da oggi potrebbe offrire questa nuova soluzione tattica.

Guardiola ha spiegato che «abbiamo opzioni diverse per sostituire Agüero, giocatori che possono giocare nel suo ruolo ma in maniera differente da lui. Dobbiamo ragionare così, anche perché disputeremo una partita ogni tre giorni, e nessun giocatore può essere utilizzato per 90 minuti ogni tre giorni, quindi ci saranno delle rotazioni». Il tecnico catalano non è nuovo a questi esperimenti creativi: appena prima del lockdown, contro il Real Madrid in Champions League, il City aveva giocato con De Bruyne nel ruolo di prima punta e Gabriel Jesus schierato sulla fascia sinistra d’attacco. Ora potremmo assistere a un nuovo tentativo: un centrocampista da 46 gol in carriera – in 368 partite ufficiali –, non troppo veloce e nemmeno con un gran fisico (Gundogan non supera il metro e ottanta d’altezza) schierato come prima punta.