Gary Neville e Jamie Carragher è la coppia che vorremmo in tutte le trasmissioni calcistiche

E forse anche in quelle non calcistiche.

Possono le tattiche di Football Manager definire la personalità di un essere umano? Scegliendo tra i sei modi in cui rapportarsi con i calciatori virtuali, nel dicembre 2018, Jamie Carragher e Gary Neville hanno (involontariamente?) compiuto un breve esercizio di autoanalisi. Carragher ha deciso di rivolgersi alla sua squadra in maniera “aggressiva” nel primo tempo e “appassionata” nel secondo; Neville, invece, ha invece preferito un approccio prima “energico” (assertive nella versione inglese) e poi “calmo”. La partita è terminata 4-4, ma attraverso quelle piccole scelte è come se i due ex calciatori avessero mostrato gran parte delle loro differenze.

Gary Neville ha giocato 19 stagioni nel Manchester United vincendo otto Premier League, due Champions League, tre FA Cup, due Coppe di Lega, tre Supercoppe inglesi, una Coppa Intercontinentale e un Mondiale per Club. Jamie Carragher ha passato 17 anni al Liverpool conquistando una Champions League, una Coppa Uefa, due Supercoppe europee, due FA Cup, tre Coppe di Lega e due Supercoppe inglesi. Nel 2006, dopo un gol di Rio Ferdinand all’ultimo minuto, Neville esultò baciando lo stemma dello United davanti ai tifosi del Liverpool, Carragher lo accusò di aver «superato il limite» e la Federcalcio inglese lo multò per il gesto provocatorio; nel 2010 si spintonarono davanti all’arbitro dopo un rigore assegnato al Manchester. Come ha scritto il Belfast Telegraph, «non avevano niente in comune a parte il reciproco odio per tutto ciò che l’altro rappresentava».

Carragher faceva poi parte di una squadra che ribaltava una finale di Champions contro il Milan sotto 3-0 all’intervallo ma che non riusciva mai a vincere il campionato, e che per questa debolezza ha accumulato affetto in tutto il mondo. È anche il calciatore a cui i tifosi del Liverpool hanno dedicato uno dei cori più divertenti di sempre (We all dream of a team of Carraghers, sulle note di Yellow Submarine). Al contrario Neville era il capitano di un club al limite della monotonia per i suoi trionfi, un giocatore con un nome così britannico, in una squadra allenata da un tecnico così britannico, che proponeva un calcio così britannico. Una specie di secchione che dopo il ritiro è diventato uno stimato opinionista tattico di Sky Sports (l’attrice Keira Knightley lo ha definito «l’unico motivo per cui possiedo una televisione») il cui ego, però, nel 2015 lo ha portato ad accettare la panchina del Valencia senza esperienza né conoscenza della lingua. Dopo quattro mesi è stato esonerato.

Paul is Live

Eppure da quando Neville e Carragher lavorano insieme a Sky Sports sono state scritte fan fiction, sono comparsi centinaia di contenuti su Tumblr ed è nato un hashtag, #Carraville, per celebrare una della bromance preferite dagli utenti di internet. Qualche giorno fa, quando il Liverpool ha vinto la sua prima Premier League (nel 1990, anno dell’ultimo titolo, il campionato inglese si chiamava ancora First Division), Sky Sports ha pubblicato un video in cui Carragher e altri colleghi cercano disperatamente Neville, il quale finge di imbarcarsi per la Papua Nuova Guinea dopo che a dicembre aveva dichiarato che in caso di trionfo della squadra di Klopp sarebbe scappato in Oceania. Sui suoi canali, invece, Carragher ha postato un’immagine di Neville con la maglia del Liverpool mentre stappa una bottiglia di spumante, un fotomontaggio creato partendo dal video in cui Neville, a febbraio, festeggiava la prima sconfitta stagionale dei Reds, 3-0 in casa del Watford.

Nel film The Truman Show, Truman Burbank/Jim Carey sognava di lasciare Seaheaven e di trasferirsi alla Figi, per rincorrere un vecchio amore; Gary Neville ha “dovuto trasferirsi” non molto lontano dopo il titolo del Liverpool – almeno per gli standard dell’Oceania, dato che tra le Figi e la Papua Nuova Guinea ci sono solo 4mila chilometri

Oltre alla loro competenza, i due ex calciatori sono apprezzati (e talvolta shippati) proprio per il loro feeling, per la complicità che dimostrano, per le frecciatine che si lanciano in diretta televisiva e sui social network e per le grasse e spontanee risate che si fanno insieme. Durante il lockdown, per esempio, hanno partecipato a un quiz sulla storia delle rispettive squadre. Carragher ha stravinto 21-8 e ha detto a Neville: «Hai fatto più punti al Valencia!», ironizzando sulla sua fallimentare avventura in Liga con 10 vittorie, 7 pareggi e 11 sconfitte in 28 partite. In un’altra occasione lo stesso Neville, con un perfetto umorismo britannico, ha ricordato i mesi trascorsi in Spagna come «il peggior momento della mia vita da quando Carragher è arrivato a Sky». Prima dell’ultima sfida tra Liverpool e Manchester United, disputata a gennaio ad Anfield, Neville era entrato in una diretta Instagram di Carragher mostrando il dito medio davanti all’elenco dei trofei conquistati dai rivali. Resterà nella storia della televisione il loro collegamento prima di un Brighton-West Ham dell’ottobre 2018: mentre stanno rispondendo ad alcune domande del pubblico, qualcuno chiede chi sia il più veloce dei due. Neville dice subito: «Penso io», Carragher la butta lì: «Vuoi fare una sfida?», e le loro risate mentre si lanciano dall’altra parte del campo con i microfoni in mano sono davvero contagiose. Ah: vince Carragher.

Entrambi votano laburista (Neville ha accusato esplicitamente Boris Johnson di alimentare il razzismo nel Regno Unito) e sono impegnati in attività di beneficenza. Ormai il loro legame sembra autentico: quando nel 2018 Carragher è stato ripreso mentre sputava verso un’automobile con a bordo un uomo e sua figlia di 14 anni e Sky Sports lo ha sospeso per tutto il resto della stagione, Neville si è augurato che l’accaduto non interrompesse per sempre la loro collaborazione professionale. Ma a chi gli domanda se siano diventati amici entrambi rispondono di no. Neville ha spiegato: «Quello che posso dire è che non cercherò mai di fregarlo e prenderò sempre le sue difese se avrà qualche problema, perché è così che ci si comporta quando si fa parte della stessa squadra», mentre Carragher ha sintetizzato: «Non ci telefoniamo mai e non andremmo mai a bere una birra insieme se non dopo una diretta», ricordando anche: «Quando giocavamo non mi piaceva, ma perché pensavo che fossimo molto simili». Troppo intelligenti per non stimarsi, troppo uguali per andare in vacanza insieme senza litigare ogni dieci minuti, perfetti per la televisione.