Alla fine, il Manchester City giocherà la Champions League nella prossima stagione

Il Tas di Losanna ha accolto il ricorso del club inglese contro l'esclusione di due anni dalle coppe europee comminata dall'Uefa.
di Redazione Undici 13 Luglio 2020 alle 11:06

Il Tas di Losanna ha annullato la sanzione Uefa nei confronti del Manchester City. Per effetto di questa dichiarazione, pubblicata nella mattinata del 13 luglio 2020, il club inglese è riammesso alla prossima edizione della Champions League, e alle manifestazioni internazionali della stagione 2021/22. Il City aveva presentato un ricorso contro l’esclusione dalle coppe europee per due anni, una sanzione comminata dall’Uefa a febbraio per violazione del Fair Play Finanziario. Oltre a questo provvedimento “tecnico”, la società di Manchester era stata punita con un’ulteriore multa di 30 milioni di euro. Il Tas ha abbassato anche la cifra dovuta dal City, che ora dovrà versare 10 milioni di euro per «mancata collaborazione alle indagini».

Nel comunicato diffuso dal Tas, si legge che «un comitato di arbitri incaricato di condurre le indagini, composto dal presidente Rui Botica Santos (Portogallo), dal Prof. Ulrich Haas (Germania) e da Andrew McDougall QC (Francia), ha condotto un’audizione con le parti, i loro rappresentanti legali, i testimoni e altri esperti nei giorni 8, 9 e 10 giugno 2020. In seguito a queste audizioni, il gruppo di esperti individuato dal Tas ha deliberato e concluso che la sentenza emessa dall’Uefa in data 14 febbraio 2020 debba essere sostituita con una multa di 10 milioni di euro da versare all’Uefa entro 30 giorni. La sentenza del Tas ha sottolineato che la maggior parte delle presunte violazioni segnalate dall’Uefa, precisamente dalla Camera giudicante del Cfcb, non sono state riscontrate o risultano prescritte. Poiché le accuse relative a qualsiasi occultamento disonesto dei finanziamenti azionari erano chiaramente violazioni più significative rispetto all’ostruzione delle indagini su queste violazioni, non sarebbe stato appropriato imporre un divieto di partecipazione alle competizioni Uefa per club per la mancata collaborazione del Manchester CIty alle indagini».

In pratica, il Tas ha ritenuto che le prove fornite dall’Uefa non siano state abbastanza per squalificare il City dalla prossima Champions League – la squadra di Guardiola ha già conquistato l’accesso alla fase a gironi con il secondo posto nella Premier League in corso, ed è ancora in lizza nell’edizione 2019/20. Da parte sua, l’Uefa ha rilasciato una dichiarazione in cui chiarisce che non farà ulteriori commenti sulla vicenda, aggiungendo però che «resterà fedele, insieme all’associazione dei club Eca, ai principi stabiliti dal Fair Play Finanziario, un’istituzione che ha svolto un ruolo significativo nella protezione dei club europei e nell’aiutarli a diventare finanziariamente sostenibili».

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