Haaland ha distrutto l’Irlanda del Nord, praticamente da solo

Due gol e un assist nel 5-1 della Norvegia a Belfast.
di Redazione Undici 08 Settembre 2020 alle 14:59

Due gol e un assist, e poi una serie di giocate dominanti: il 5-1 con cui la Norvegia ha battuto a Belfast l’Irlanda del Nord è arrivato (ancora una volta) nel segno di Erling Haaland, attaccante classe 2000 del Borussia Dortmund. Per lui si è trattata della quarta presenza con la Nazionale maggiore, ma le reti realizzate sono già tre. La prima messa a segno al Windsor Park è stata una vera perla, che ha messo nuovamente in luce il talento e la capacità di coordinazione del norvegese, nonostante la sua mole imponente (194 centimetri per 87 chili): come si vede nel video in apertura, la difesa nordirlandese non riesce ad allontanare un pallone insidioso, sul quale Haaland è arrivato prima di tutti riuscendo a scagliare in rete con una grandiosa conclusione a giro e di controbalzo.

È la rete del momentaneo 2-1 (i norvegesi sono andati in vantaggio dopo pochi secondi di gioco con Elyounoussi, poi i padroni di casa hanno pareggiato con McNeir), ma si tratta di un gol di quelli speciali: ha certificato ancora una volta che siamo davanti a un attaccante completo, dotato di una tecnica davvero rara e di una potenza fisica devastante. Anche l’esultanza ha lasciato il segno: corsa verso i compagni mentre la mano roteava intorno all’ orecchio. È una mossa presa in prestito dal suo primo idolo, Michu, l’attaccante spagnolo ex Napoli, Swansea e Rayo Vallecano. A noi italiani, però, ha ricordato più Luca Toni.  

La seconda rete, quella del 5-1 finale, è simile nella conclusione ma molto differente nella dinamica: lanciato in profondità da un assist di testa da parte di Elabdellaoui, il numero 23 norvegese è arrivato in corsa e ancora una volta si è affidato al suo sinistro a giro; la conclusione si è insaccata nell’angolo opposto, senza lasciare scampo al portiere avversario. Da notare il perfetto movimento a leggere lo spazio migliore in cui essere lanciato, la corsa a passo breve ma perfettamente bilanciata, e infine la traiettoria veloce eppure precisissima, a effetto, che ha fatto mancare il terreno sotto ai piedi al portiere nordirlandese.

Come detto, però, Haaland non si è limitato solo a questa gran doppietta. La partita di Belfast ha segnalato – qualora ce ne fosse ancora bisogno – quanto Erling non sia solo un puro terminale offensivo, ma anche un giocatore fondamentale per la sua squadra – indifferentemente la Norvegia o il Borussia Dortmund – grazie alla combinazione di doti fisiche e tecniche di primissimo ordine. Nel caso del gol di Sorloth (quello del 4-1, dopo che l’attaccante di proprietà del Crystal Palace aveva già segnato nel primo tempo), Haaland risulta decisivo con una corsa incredibile e con un assist: pallone lanciato in profondità senza una direzione precisa, l’attaccante del BvB parte con due o tre metri di svantaggio nei confronti del suo marcatore diretto, ma poi recupera e lo supera in velocità con una superiorità quasi imbarazzante; a quel punto, controlla e accompagna in avanti il pallone di petto e dà uno rapido sguardo al centro dell’area; passaggio preciso per il suo compagno di reparto, che ha seguito l’azione e ha potuto segnare senza troppe difficoltà.

Grazie al successo in casa dell’Irlanda del Nord, la Norvegia ora è al secondo posto del Gruppo 1 della Lega B di Nations League, a pari punti con l’Austria – che ha vinto a Oslo per 2-1 nonostante un altro gol di Haaland. Tra un mese, la Nazionale di Lars Lagerbäck (ex ct di Svezia e Islanda) sfiderà la Romania in casa, per cercare di prendersi la testa del girone. Le due reti realizzate contro l’Iralanda del Nord permettono a Haaland di nutrire il suo score da record: da luglio 2019 a oggi, ha giocato 46 partite tra Salisburgo, Borussia Dortmund e Nazionale norvegese, con 47 gol realizzati.

>

Leggi anche

Calcio
L’Arsenal vuole imitare (e quindi sta sfidando) il Chelsea sul mercato dei talenti teenager
In Premier League è iniziata una vera e propria battaglia all'ultima firma per accaparrarsi i giovani più promettenti, e i Gunners non vogliono restarne fuori.
di Redazione Undici
Calcio
Blaise Matuidi si è messo a fare l’imprenditore, ed è anche piuttosto bravo
Insieme a Yohan Benalouane ha lanciato Origins, un fondo d'investimento ormai pluripremiato. E racconta come un calciatore può reinventarsi alla grande anche dopo il ritiro.
di Redazione Undici
Calcio
Il presidente del Sunderland, Kyril Louis-Dreyfus, è molto ambizioso ed è davvero bravo, anche se ha solo 28 anni
Il giovane proprietario dei Black Cats ha vissuto momenti difficili, ma adesso il suo club è già diventato un modello.
di Redazione Undici
Calcio
Al Wolverhampton sta andando tutto a rotoli, in campo e fuori
Oltre alla disperata situazione in Premier League, a preoccupare sono anche le condizioni dello stadio "Molineux".
di Redazione Undici