Il nuovo occhiale di Stone Island X Persol

La reinterpretazione di un modello d'archivio degli anni '70.

Stone Island e Persol hanno dato vita a una collaborazione che ha portato alla nascita del PILOT FRAME PO2470S, un occhiale moderno ed esclusivo che unisce lo spirito e l’innovazione di questi due brand. Si tratta di un occhiale che nasce da lontano: è la reinterpretazione di un modello d’archivio degli anni ’70 di Persol, e ora sarà disponibile in un’unica variante di colore.

Alla base di questa collaborazione c’è stato l’attento studio di questi due marchi che fanno del design e della tecnologia la loro identità madre. L’occhiale ha una forma pilot – che richiama il mondo dell’aviazione – con un ponte in metallo dall’effetto opaco con viti a vista. La montatura è color canna di fucile e presenta la classica freccia Persol con l’aggiunta del logo Stone Island nei terminali di color giallo.

Le lenti sono di color azzurro polarizzato e sono nuovamente contraddistinte dai loghi dei due brand che sono stati incisi in entrambe le lenti. L’occhiale viene anche confezionato in un box apposito all’interno del quale, oltre al classico astuccio, ci sarà un cordino portaocchiali e un kit per la pulizia.La collaborazione tra queste due aziende italiane ha alla base la stessa condivisione di valori e di visione sperimentale del mondo della moda. Il primo paio di Persol fu realizzato e progettato nel 1917 a Torino per gli aviatori del tempo e, da quell’istante, l’obiettivo di questo brand è stato quello di garantire lo stesso comfort, la stessa sicurezza e la stessa precisione a chiunque volesse indossare un paio di Persol.

Carlo Rivetti, Direttore Creativo e presidente di Stone Island, ha spiegato come si è sviluppata questa partnership: «Ho sempre avuto grande rispetto per Persol, per la sua lunga storia, la sua coerenza e la capacità di mantenere solide le radici fondate nel passato. Abbiamo lavorato insieme con entusiasmo e con la facilità di chi condivide gli stessi valori, mettendo il prodotto al centro di tutto grazie alla capacità umana e alla tecnologia, all’attenzione spasmodica ai dettagli e alla funzionalità».