Il peggior avvio di stagione di Leo Messi

Solo due gol segnati in sei partite, ed entrambi sono arrivati su rigore.
di Redazione Undici 26 Ottobre 2020 alle 14:00

La sconfitta del Barça e il mancato impatto di Leo Messi nel Clásico sono una conferma: l’avvio di stagione del fuoriclasse argentino è stato ed è molto deludente. Finora, il numero 10 del Barça ha giocato sei partite (cinque in Liga, una in Champions) ed è andato a segno solamente due volte, in occasione delle partite casalinghe contro il Villarreal (4-0 per il Barça) e contro il Ferencvaros (5-1). Tra l’altro, entrambe le realizzazioni sono arrivate su calcio di rigore. Per Messi, questo è il peggior rendimento realizzativo in avvio di stagione, almeno da quando è titolare inamovibile del Barça: finora aveva sempre segnato almeno tre gol nelle prime sei partite dell’anno, uno score tenuto nel 2007, 2008, 2009 e 2014; nel 2019 non ha partecipato alle prime gare della stagione a causa di un infortunio.

Il digiuno di Messi è già un record al contrario: sono quattro le partite consecutive giocate in Liga senza dare un contributo fattivo alla realizzazione di un gol – zero gol e zero assist. Un andamento così negativo non si verificava da gennaio 2014. In più, va registrato anche il pessimo rendimento nel Clásico: l’ultima rete messa a segno nella sfida più importante del calcio spagnolo risale alla 36esima giornata della Liga 2017/18, quando il Barça pareggiò per 2-2 al Camp Nou contro il Real Madrid; da allora Messi ha affrontato per sei volte le merengues, per un totale di 515 minuti di gioco in tutte le competizioni, ma non è mai riuscito a trovare la via della rete; secondo le rilevazioni del Mundo Deportivo i suoi ultimi 19 tiri scagliati contro la porta del Real non hanno centrato il bersaglio.

Messi ha disputato tutte le gare stagionali del Barça, e non è mai stato sostituito. Eppure il suo rendimento è negativo, come si evince da questi numeri. Insomma, il nuovo progetto di Koeman è costruito intorno a lui, ma è evidente che Messi non sia ancora riuscito a ritrovare i suoi standard abituali dopo un’estate difficile, caratterizzata dalla richiesta di cessione poi ritirata, dal deterioramento definitivo dei rapporti con Bartomeu e tutta la dirigenza catalana. La gara in Champions contro la Juventus potrebbe essere l’occasione buona per invertire il trend, anche se l’Allianz Stadium e l’Italia in generale non sono proprio i luoghi preferiti da Messi: a Torino ha giocato due partite senza riuscire a trovare il gol, mentre all’Olimpico, al San Paolo e a San Siro – gli stadi italiani in cui ha giocato almeno una volta –  ha messo a segno tre gol in nove gare. Un numero normale, quindi non proprio in linea con la sua incredibile media in Champions League: 116 marcature in 144 presenze ufficiali dal 2004 a oggi.

>

Leggi anche

Calcio
L’Arsenal vuole imitare (e quindi sta sfidando) il Chelsea sul mercato dei talenti teenager
In Premier League è iniziata una vera e propria battaglia all'ultima firma per accaparrarsi i giovani più promettenti, e i Gunners non vogliono restarne fuori.
di Redazione Undici
Calcio
Blaise Matuidi si è messo a fare l’imprenditore, ed è anche piuttosto bravo
Insieme a Yohan Benalouane ha lanciato Origins, un fondo d'investimento ormai pluripremiato. E racconta come un calciatore può reinventarsi alla grande anche dopo il ritiro.
di Redazione Undici
Calcio
I Giochi Olimpici Invernali di Milano Cortina 2026 avranno un impatto economico enorme, nell’ordine dei cinque miliardi di euro
La manifestazione a cinque cerchi, insieme alle successive Paralimpiadi, cambierà il volto del Nord Italia e porterà a un boom di turismo e di ricavi.
di Redazione Undici
Calcio
Il presidente del Sunderland, Kyril Louis-Dreyfus, è molto ambizioso ed è davvero bravo, anche se ha solo 28 anni
Il giovane proprietario dei Black Cats ha vissuto momenti difficili, ma adesso il suo club è già diventato un modello.
di Redazione Undici