Il ritorno di Bale al Tottenham è un incubo

Mai impiegato e scontento: la seconda avventura del gallese in maglia Spurs non sta andando come previsto.

La parabola discendente di Gareth Bale sembra non arrestarsi più. Da acquisto più costoso nella storia del calcio, quando fu acquistato per una cifra attorno ai 100 milioni di euro nel 2013 dal Real Madrid, a campione dimenticato: prima in Spagna, quando spesso veniva accusato anche di scarsa professionalità e disinteresse nei confronti delle vicende del club, e ora anche al Tottenham, la squadra dove si era imposto e dove è tornato, con la formula del prestito, lo scorso settembre. Doveva essere l’occasione del grande rilancio per un giocatore che, a 31 anni, alle spalle ha qualche rimpianto, nonostante le indubbie qualità tecniche ed atletiche.

Invece, l’esperienza bis al Tottenham non sta andando come previsto per il gallese: impiegato regolarmente in Europa League, Bale ha visto invece pochissimo il campo in Premier. Appena quattro gettoni di presenza in campionato, di cui una sola volta da titolare: anche nell’ultimo match degli Spurs, contro il Fulham e terminato in parità, l’ex Real è rimasto per tutto il tempo in panchina, senza avere l’occasione nemmeno di entrare a gara in corso. In totale, sono appena 160 i minuti di Bale in campo in Premier, con un’unica rete realizzata, a novembre contro il Brighton.

Nonostante il sistema di gioco adottato da Mourinho sia, in teoria, perfetto per le caratteristiche del gallese, il tecnico sta preferendo di volta in volta diverse soluzioni nella batteria di giocatori a sostegno di Kane: Son, inevitabilmente, ma anche Ndombelé, Bergwijn, Moura o Lamela. Nelle scorse settimane, Mourinho aveva imputato lo scarso impiego di Bale a motivi squisitamente fisici: «Il problema di Gareth è entrare nell’ottica di giocare diverse partite con continuità senza avvertire sensazioni negative, senza che riemergano paure sulle sue condizioni come è stato nel recente passato». Dopo qualche problemino fisico, però, Bale è tornato pienamente a disposizione nelle ultime settimane, eppure l’allenatore portoghese ha sconfessato il suo credo: il gallese ha bisogno di giocare tanto, aveva detto, ma questo non si sta verificando.

A questo punto, appare fin troppo chiaro come il Tottenham non abbia alcun bisogno di lui, avendo una lista di giocatori più pronti a disposizione. Al punto che non si esclude un clamoroso dietrofront di Bale, che, secondo i rumours inglesi, avrebbe voglia di tornare in Spagna: situazione che, però, al momento appare complicata, sia per la difficoltà di ricucire i rapporti del giocatore con l’ambiente madridista sia per le esigenze economiche del club spagnolo, che con la partenza di Bale ha alleggerito e non di poco il suo monte ingaggi. Al momento, il gallese è al Tottenham con la formula del prestito annuale, ed è assai probabile che la sua avventura inglese si concluda a fine anno. Un epilogo malinconico, per un giocatore all’improvviso riscopertosi indesiderato.