Lionel Messi è tornato a dominare la Liga

La bellissima doppietta contro l'Huesca ha portato il Barcellona a quattro punti dall'Atlético, e ha permesso a Leo di superare i 20 gol in campionato per il 13esimo anno consecutivo.
di Redazione Undici 16 Marzo 2021 alle 15:07

Doveva essere ed è stata una stagione difficile, per Lionel Messi. L’annunciato addio al Barcellona e poi la retromarcia, un inizio a rilento nel contesto di una squadra che aveva smarrito la sua identità storica, che anzi ha dovuto ricorrere a Ronald Koeman, un “interno” ma senza un grande pedigree internazionale come tecnico, pur di provare a riannodare i fili col passato.

Nel frattempo, anche la società blaugrana ha vissuto un periodo a dir poco burrascoso: la crisi economica, la gestione del Barçagate, le dimissioni e poi addirittura l’arresto di Josep Bartomeu avevano influito molto sul rendimento dei giocatori, primo tra tutti Messi. Non a caso, l’argentino aveva messo insieme solamente un gol e due assist nelle prime due giornate di Liga, poi era stato completamente assente nel tabellino delle gare di campionato, fino al nono turno. Era andata po’ meglio in Champions League, ma i tre gol e due assist nelle prime gare del girone eliminatorio avevano un peso necessariamente inferiore, visto il valore delle squadre affrontate dal Barça – la Juventus è da considerare un avversario importante, certo, ma Dinamo Kiev e Ferencvaros hanno mostrato una consistenza davvero minima.

Poi, però, le cose sono cambiate. Forse a caso, forse no, dieci giorni dopo le dimissioni di Josep Bartomeu, il Barcellona ha affrontato il Betis Siviglia al Camp Nou e Messi ha segnato una doppietta. Era la nona giornata di campionato. Da allora, era il 7 novembre 2020, il fuoriclasse argentino ha messo a referto 24 gol e 19 assist decisivi in Liga, più altri tre gol tra Champions League e Copa del Rey. Così, Messi ha superato quota 20 gol in campionato per la 13esima stagione consecutiva, un record condiviso con Cristiano Ronaldo, il rivale di sempre. Inoltre, ha raggiunto Xavi al primo posto nella classifica dei giocatori più presenti in gare ufficiale nella storia del club catalano. Grazie al rendimento eccezionale del suo capitano, il Barcellona ha recuperato terreno in classifica e ora è a soli quattro punti dall’Atlético Madrid: pochissimi, considerando che a un certo punto della Liga i Colchoneros avevano accumulato dieci lunghezze di vantaggio sulla squadra di Koeman. Oggi il Barça ha il miglior attacco del campionato, ed è l’unica squadra dei top cinque campionati europei a essere rimasta imbattuta nelle gare giocate dall’inizio del 2021.

L’ultimo acuto di Messi è arrivato nella gara interna contro l’Huesca: doppietta più assist decisivo servito al canterano Óscar Mingueza per il suo primo gol da professionista con il Barça. Soprattutto il primo gol è stato bellissimo: Messi cammina sornione al limite dell’area di rigore, sembra quasi disinteressarsi dell’andamento dell’azione; poi il pallone viene finisce tra i piedi di Busquets e allora Leo capisce che può nascere un’occasione; il movimento a suggerire il passaggio è rapidissimo, lo stop a seguire manda a vuoto l’intervento in scivolata del suo marcatore; sempre facendo tutto con il suo sinistro, tocca il pallone una seconda volta per aprirsi lo spazio per il tiro e poi scarica una conclusione di mezzo interno, potentissima ma anche arcuata, che tocca la parte interna della traversa e poi si infila in rete. Ha pensato e fatto tutto questo in tre secondi e qualche decimo. Riguardando il video, sembrano anche troppi.

Da vedere e rivedere

Il secondo gol è stato piuttosto banale se ti chiami Messi, infatti è arrivato con un tiro a giro sul secondo palo, al termine della “solita” azione personale a convergere da destra verso il centro. Anche l’assist per Mingueza è arrivato in modo semplice, su calcio d’angolo dalla destra. Al di là delle singole giocate decisive, si può dire che Messi sia tornato a dominare le partite in maniera netta, incontrastata e incontrastabile. È una sensazione evidente soprattutto nelle gare di Liga, dove il livello medio delle squadre è più basso, ma si è avvertita anche nella sfida di ritorno con il Psg, in Champions League: al netto del rigore sbagliato, Messi non ha solo segnato un gol bellissimo, ma soprattutto ha guidato l’assalto della sua squadra come un vero e proprio regista, sembrava un playmaker di basket, tutti i palloni e i giochi passavano da lui, dai suoi piedi, dalle sue intuizioni.

La pessima prestazione collettiva dell’andata aveva compromesso l’esito del doppio confronto con il Paris, rendendo evidente come il Barcellona non sia una squadra competitiva per vincere la Champions, almeno in questo momento. Messi aveva portato in vantaggio i blaugrana su rigore, dimostrando una volta di più, anche in una serata così negativa, di aver superato la sua crisi, che è ancora un giocatore decisivo in ogni contesto, che può essere il centro di una nuova ricostruzione blaugrana. Il punto è proprio questo: questo Messi potrebbe guidare il Barça in una nuova era, Leo e la sua squadra, insieme, potrebbero avere di nuovo un ruolo da protagonisti anche nel torneo più importante. Perché a 34 anni da compiere tra poco più di tre mesi, Messi è ancora un giocatore superiore, unico, che farà la fortuna di qualunque club potrà puntare su di lui nelle prossime stagioni. Dobbiamo solo capire di quale club si tratterà.

>

Leggi anche

Calcio
Monica De Gennaro ha vinto TUTTO quello che si può vincere nella pallavolo mondiale, sia con i club che con la Nazionale
La medaglia d'oro ai Mondiali era l'unico titolo che mancava al libero dell'Italia. E ora quel vuoto è stato colmato.
di Redazione Undici
Calcio
Per fronteggiare la crisi economica, diversi club francesi si stanno convertendo all’azionariato popolare
Guingamp, Sochaux, Nancy, Bastia, e all'orizzonte ci sono anche Bordeaux e Saint-Etienne: in Francia, ormai, quello dei tifosi/soci è un vero e proprio trend.
di Redazione Undici
Calcio
L’Inghilterra sta usando come raccattapalle i suoi giovani talenti, in modo che partecipino alle partite della Nazionale e non si lascino “sedurre” dal altre Federazioni
Il 75% degli Under 15 eleggibili per le nazionali del Tre Leoni potrebbe giocare anche per un altro paese
di Redazione Undici
Calcio
Contro l’Estonia, l’Italia di Gattuso ha trovato ciò di cui aveva bisogno: tanti gol, un po’ di entusiasmo e di consapevolezza
Il ciclo precedente aveva lasciato la Nazionale in mezzo alle macerie, ma la verità è che la squadra azzurra ha una discreta base per ricostruire se stessa.
di Redazione Undici