La Nazionale norvegese manifesterà in campo per i diritti dei lavoratori in Qatar

La Nazionale di Haaland e Odegaard non crede che boicottare i Mondiali sarebbe la scelta giusta, ma ha deciso che farà qualcosa di concreto in occasione del match contro Gibilterra.

La Nazionale norvegese, impegnata mercoledì 24 marzo 2021 nella prima gara delle qualificazioni ai Mondiali 2022, contro Gibilterra, ha deciso di dare un seguito fattivo alle proteste portate avanti da diversi club della Eliteserien, il massimo campionato di calcio del Paese. Nelle scorse settimane, diverse società hanno chiesto che la Federcalcio di Oslo annunci il boicottaggio della Coppa del Mondo in Qatar – ovviamente caso di qualificazione della Nazionale maggiore. Questi club, primo tra tutti il Trømso, sostengono che autoescludersi dai Mondiali sia l’unico modo per evidenziare le violazioni dei diritti umani per i lavoratori – soprattutto immigrati – impiegati nella costruzione degli stadi che ospiteranno le partite: secondo un’inchiesta pubblicata dal Guardian, le pessime condizioni di sicurezza e l’assenza di tutele avrebbero causato oltre 6500 incidenti mortali nei cantieri dei nuovi impianti, senza alcuna conseguenza penale o economica per le autorità locali.

Come detto i giocatori della Nazionale e il loro allenatore, Ståle Solbakken, hanno deciso di aderire a questa protesta: anche se non credono sia giusto boicottare la fase finale, saranno protagonisti di una manifestazione in campo, prima, durante o dopo la partita. Il commissario tecnico norvegese, nella conferenza stampa di presentazione, ha detto che «come Nazionale, siamo in procinto di sviluppare qualcosa di concreto: vogliamo fare pressioni sulla Fifa affinché sia ancora più diretta e più dura contro le autorità del Qatar, che violano i diritti umani e del lavoro; vogliamo che la Federazione calcistica internazionale pretenda maggiore trasparenza da tutti i suoi Paesi membri». A domanda precisa dei giornalisti, Solbakken non ha svelato in cosa consisterà l’azione di protesta. Il neo-capitano della Norvegia, Martin Odegaard, ha raccontato che lui e tutti i suoi compagni sono «molto interessati alla vicenda», perché vogliono contribuire «in modo costruttivo alla risoluzione della vicenda, sostenendo i diritti dei lavoratori».

In attesa di capire cosa succederà di preciso a Gibilterra, i norvegesi sembrano essersi schierati a favore del boicottaggio: secondo un sondaggio pubblicato dal quotidiano Verdens Gang, ripreso anche da France Football, il 55% dei cittadini ritiene che la Nazionale non debba partecipare alla fase finale in caso di qualificazione; la quota dei contrari al boicottaggio, invece, sarebbe del 20%. La Norvegia non partecipa a una grande competizione internazionale da Euro 2000, e manca l’accesso alla Coppa del Mondo dal 1998. Oltre a Gibilterra, nel Gruppo G delle qualificazioni Uefa affronterà Paesi Bassi, Turchia, Montenegro e Lettonia.