Ibrahimovic ha segnato più gol da ultratrentenne che negli anni precedenti

Da quando ha compiuto trent'anni, lo svedese ha realizzato cento reti in più di quante ne avesse messe a segno fino ad allora.
di Redazione Undici 06 Aprile 2021 alle 16:02

È praticamente certo che il futuro di Zlatan Ibrahimovic continui a essere, almeno per un altro anno, il Milan: nei prossimi giorni lo svedese dovrebbe firmare il prolungamento di contratto, un riconoscimento meritato per quanto fatto vedere dal suo ritorno in rossonero ma anche una garanzia per tutto l’ambiente milanista, che potrà continuare a contare su un leader tecnico ed emotivo come pochi al mondo.

Che Ibra stia vivendo un’ennesima giovinezza è acclarato: del resto, oltre agli ottimi numeri con la maglia del Milan (sono 28 i centri da quando è tornato in rossonero), l’attaccante ha deciso di tornare nella sua Nazionale a cinque anni di distanza dall’ultima volta, mettendo nel mirino l’Europeo come ennesima vetrina del suo talento senza età. Lo stesso Ibra ha voluto paragonarsi a Benjamin Button, il personaggio dell’omonimo film che con il passare del tempo, anziché invecchiare, ringiovaniva.

Ci sono pure i numeri a dimostrare come il miglior Ibra, perlomeno dal punto di vista realizzativo, sia arrivato nella seconda fase della carriera. Prima di compiere trent’anni, lo svedese aveva segnato 232 gol in 528 presenze, con una media di 0,44 gol a partita; dopo i trenta, Ibra ha segnato di più pur giocando meno match – fanno 332 reti in 422 gare, con una media gol di 0,79.

Anche contando le singole esperienze di club, è facile riconoscere come i miglioramenti sotto rete di Ibra siano legati più alla sua esperienza che ai vari contesti in cui si è trovato: prima dei trent’anni, non ha mai superato la quota di 0,6 reti a partita (il suo massimo sono stati i 117 gol in 66 presenze con l’Inter, per una media di 0,56 gol a partita). Dopo i trenta, il suo score più basso è rappresentato dagli 0,55 gol a partita con la maglia del Manchester United, con punte di 0,9 reti a match nella prima esperienza al Psg e ai Galaxy.

>

Leggi anche

Calcio
Ahanor non può ancora essere convocato nella Nazionale italiana, e all’estero non si spiegano come sia possibile
Una situazione paradossale, che accomuna il difensore dall'Atalanta a campionesse come Myriam Sylla. E che in Francia desta più scandalo che in Italia.
di Redazione Undici
Calcio
Grazie a una “campagna acquisti” iniziata cinque anni fa, gli Emirati Arabi Uniti hanno fregato la FIFA e oggi hanno una Nazionale piena di giocatori naturalizzati
A partire dal 2019, gli Emirati Arabi Uniti hanno utilizzato i petroldollari per convincere e naturalizzare giovani promesse straniere, aggirando così i paletti della FIFA. E oggi, grazie a questo, possono andare al prossimo Mondiale.
di Redazione Undici
Calcio
Le qualificazioni UEFA ai Mondiali e agli Europei non piacciono più a nessuno
L'ultima sentenza arriva dalla Football Association inglese, che lancia l'appello "per una profonda revisione del format attuale".
di Redazione Undici
Calcio
Dopo che per decenni i suoi talenti hanno giocato per i Paesi Bassi, adesso il Suriname sta importando giocatori e sta per andare ai Mondiali
Da Gullit e Rijkaard fino a Van Dijk, il Suriname ha "regalato" agli Oranje i suoi migliori campioni. Adesso la situazione si è ribaltata: il Suriname può qualificarsi proprio grazie ai calciatori nati in Europa.
di Redazione Undici