L’Ajax schiera almeno un giocatore del vivaio nell’undici titolare in ogni partita dal 1982

Una lunga serie di quasi 2000 gare consecutive.

Quando si parla dei migliori settori giovanili in Europa, è inevitabile citare il modello-Ajax. Tutti i grandi cicli vincenti del club di Amsterdam sono stati fondati su grandi talenti cresciuti nel vivaio, fin dagli anni Settanta. Anche l’ultimo grande exploit internazionale della squadra olandese, la semifinale di Champions League raggiunta due anni fa, va attribuito al grande lavoro di scouting e formazione: nella squadra che ha eliminato, tra le altre, Real Madrid e Juventus, c’erano De Ligt, De Jong, Van de Beek, Veltman, Blind, tutti cresciuti nel settore giovanile. La maggior parte di questi calciatori hanno lasciato i Paesi Bassi per trasferirsi in club di livello superiore, tra l’altro in cambio di cifre enormi: 85 milioni a testa per De Ligt e De Jong, 40 per Van de Beek, e così via. Questi soldi sono stati solo in parte reinvestiti sul mercato, perché non ce n’è stato bisogno: nel frattempo, infatti, sono arrivati dei nuovi giovani – Gravenberch, Brobbey, Timber – che hanno rimpolpato la rosa di Ten Hag e hanno fatto ripartire un ciclo infinito di crescita e valorizzazione.

La tradizione giovanile dell’Ajax non produce solo record economici. Secondo quanto raccolto dalla BBC, infatti, il club olandese è arrivato a quota 1850 partite consecutive con un giocatore del vivaio inserito nella formazione titolare. La serie è iniziata nel 1982, quindi negli ultimi 39 anni non c’è stata una sola gara ufficiale in cui la squadra di Amsterdam non abbia schierato uno o più calciatori che non sono arrivati dal mercato, ma dall’Academy della società. Un primato impressionante, simile a quello celebrato dal Manchester United nel dicembre 2019: allora i Red Devils toccarono quota 4mila partite consecutive con (almeno) un giocatore del vivaio schierato da titolare o disponibile in panchina. L’Ajax insegue, ma in realtà si tratta di un record diverso: quello del club olandese, infatti, riguarda giocatori schierati in campo dal primo minuto. Siamo su un livello superiore, è evidente.

Ovviamente questa politica non garantisce grande costanza di risultati, almeno a livello europeo: per la seconda stagione consecutiva, infatti, l’Ajax è stato eliminato ai gironi di Champions League – da Liverpool e Atalanta – e poi ha perso contro la Roma nei quarti di finale di Europa League. Nel frattempo, però, la nuova generazione di talenti cresciuti ad Amsterdam si è tolta delle belle soddisfazioni in patria: sono arrivate le vittorie in Eredivisie e in Coppa d’Olanda, e per l’Ajax si tratta del secondo Double consecutivo dopo quello del 2019 – nel 2020, la Federcalcio olandese ha deciso di interrompere le competizioni per la pandemia. Dopo il capitano Tadic, il secondo giocatore della rosa con il maggior minutaggio è Ryan Gravenberch, 18enne centrocampista che ha iniziato il percorso di formazione con l’Ajax nel 2010, quando aveva otto anni. La tradizione è destinata a continuare.