I giornali francesi avevano già anticipato la notizia, che poi è diventata ufficiale quando la Federazione ha diramato la lista definitiva dei convocati della Nazionale francese per Euro 2020: Karim Benzema è stato reintegrato nella squadra di Deschamps a quasi sei anni dalla sua ultima presenza con i Bleus (8 ottobre 2015, Francia-Armenia 4-0 con doppietta di Benzema). Il lungo ostracismo nei confronti del centravanti del Real Madrid è legato allo scandalo sextape scoppiato pochi giorni dopo la gara contro l’Armenia, un caso giudiziario che vede Benzema ancora sotto inchiesta per “complicità in tentativo di ricatto” nei confronti del suo ex compagno Mathieu Valbuena (la prossima udienza si terrà a Versailles nel mese di ottobre); in seguito a questo avvenimento, Benzema è stato escluso dalla Nazionale, ha saltato gli Europei del 2016 e poi ha visto incrinarsi definitivamente il rapporto con Deschamps, accusato – in occasione di un’intervista rilasciata a Marca – di aver «ceduto alle pressioni dei media razzisti in merito alla mia convocazione in Nazionale». Da allora, Benzema e Deschamps non si sono mai più riavvicinati. Fino a oggi.
Benzema è reduce da tre stagioni eccezionali, in cui ha segnato tantissimo e ha certificato il suo status di leader tecnico del Real Madrid, in maniera molto più evidente rispetto agli anni vissuti accanto a Cristiano Ronaldo. In merito al suo reintegro nella Nazionale, Deschamps ha detto che «ognuno ha diritto di commettere errori, io per primo: ho avuto discussioni con tanti giocatori, man ho sempre cercato di mettere da parte il mio orgoglio, i miei rapporti personali, perché la Nazionale francese viene prima di ogni cosa. Quello che posso dire è che Karim ha guadagnato indubbiamente in serenità, in maturità: le decisioni che ho preso sul suo conto riguardavano la squadra e ora le cose sono cambiate». Una cosa che non è cambiata, però, è la presenza di Olivier Giroud: il centravanti del Chelsea è il secondo marcatore nella storia della Nazionale francese (ha segnato 44 gol in 107 presenze ufficiali), è da sempre un punto fermo di Deschamps e infatti è stato convocato per gli Europei nonostante abbia giocato pochissimo con il club londinese, anche in questa stagione. Anche Giroud ritroverà Benzema, con cui ha avuto un rapporto a dir poco burrascoso negli ultimi anni.
Benzema e Giroud dovranno allenarsi e giocare e vivere insieme nonostante se ne siano dette di tutti i colori. La dichiarazione più famosa – e urticante – di tutte è sicuramente quella per cui, secondo Benzema, «non si possono mettere a confronto una vettura di Formula Uno e un go-kart, non si possono confondere: io sono la macchina di Formula Uno e Giroud è un kart». Benzema ha pronunciato queste parole nel corso di una delle sue (interessantissime) live Instagram postate durante il lockdown dello scorso anno, e a quel punto Giroud gli ha risposto in maniera piccata: «Io però sono un kart campione del mondo». Sempre in diretta sui social, Benzema ha spiegato che «il gioco di Olivier permette a Mbappé e Griezmann di muoversi molto. La Francia gioca con il 4-4-2 o il 4-3-3, e funziona anche grazie a Giroud. Non sarà spettacolare, ma funziona. Puoi chiederti se a tutti piace un calcio del genere? Non so rispondere a questa domanda».
Insomma, è evidente che Benzema non apprezzi molto il suo compagno di Nazionale, magari forse questo astio è legato anche al fatto che Giroud abbia occupato un posto che Benzema sentiva “suo” – e in effetti non è così facile dargli torto. In seguito, ci sono stati altri scambi di vedute poco carini, anche se meno velenosi: Benzema ha rincarato la dose, dicendo che «su Giroud ho semplicemente detto la verità, e la verità bisogna saperla accettare. Se faccio il paragone tra me e Ronaldo Luiz Nazário da Lima, io sono il kart e lui è la macchina da Formula Uno»; Giroud, da parte sua, ha detto che «le critiche che sono state rivolte a me per l’assenza di Benzema mi hanno ferito molto: io credo di aver dimostrato di meritare il posto in Nazionale, e credo che questa presunta rivalità con Karim sia stata creata da zero e successivamente alimentata da alcune persone. Semplicemente, giochiamo nella stessa posizione». Insomma, Deschamps ha deciso di creare e di crearsi una situazione imbottita di tritolo. Starà a lui capire come evitare o utilizzare bene l’innesco.