A due settimane dall’inizio, la Coppa America è ancora senza nazione ospitante

In dieci giorni, la confederazione sudamericana ha tolto l'organizzazione del torneo alla Colombia e poi all'Argentina.
di Redazione Undici 31 Maggio 2021 alle 15:19

La 47esima edizione della Coppa America sembra non avere pace. Si sarebbe dovuta disputare un anno fa, in concomitanza con gli Europei, ma poi è slittata di un anno a causa della pandemia. Ora che siamo davvero a un passo dalle nuove date scelte dalla Conmebol (la confederazione calcistica sudamericana) per fr disputare le partite, dal 13 giugno al 10 luglio, il torneo è di nuovo nel caos. Perché l’Argentina è ancora nel pieno dell’emergenza sanitaria e quindi la Conmebol ha deciso che la manifestazione non potrà tenersi in quel Paese. Una brutta notizia, che si aggiunge a quella arrivata il 20 maggio, quando ancora la Conmebol aveva comunicato che l’altra nazione organizzatrice, la Colombia, non avrebbe ospitato le gare a causa della profonda crisi politica e dei conseguenti disordini scoppiati in diverse città del Paese. Insomma, la situazione attuale è che mancano due settimane dal fischio d’inizio della Coppa America, solo che non c’è più nessuno in grado di ospitarla.

L’Argentina sta vivendo un momento davvero drammatico: giovedì 27 maggio ha fatto registrare il nuovo record di contagi dall’inizio della pandemia (41.080 casi in un giorno), a cui vanno aggiunti 550 morti. Il governo di Buenos Aires ha varato nuovi provvedimenti restrittivi, e così la Conmebol non ha potuto fare altro che cancellare la manifestazione. In realtà, la confederazione sudamericana è rimasta sul vago: nelle comunicazioni ufficiali, non ha specificato i motivi che hanno portato a questa decisione, ma ha parlato di «circostanze che hanno portato alla sospensione della manifestazione». La situazione è apparsa ancor più grave quando diversi giocatori sono rientrati dall’Europa per unirsi alle rispettive Nazionali: tra questi, l’attaccante uruguaiano Luis Suárez ha detto ai giornalisti che «la priorità, in questo momento, deve essere la salute degli esseri umani».

Ora si stanno valutando altre sedi: Gonzalo Belloso, segretario generale della Conmebol, ha detto di aver avuto dei colloqui con dei dirigenti per valutare la candidatura del Cile a ospitare alcune partite. Secondo diversi media internazionali, tra cui la CNN, anche Ecuador e Stati Uniti potrebbero essere interessati a organizzare il torneo, anche se uno spostamento negli Usa non incontrerebbe il favore della confederazione: l’obiettivo, infatti, sarebbe far disputare le partite in uno dei Paesi iscritti alla Conmebol, quindi nel subcontinente sudamericano. Del resto parliamo di un torneo che genera grandi benefici economici, secondo per importanza e introiti solo alla Copa Libertadores, e quindi c’è tutto l’interesse di non annullare (di nuovo) questa edizione e di trovare un Paese in grado di organizzarla. Ma il tempo stringe, e realizzare questa impresa diplomatica giorni non è facile, anche perché non bastano solo gli stadi: il regolamento di questa edizione prevede che le dieci Nazionali iscritte (tutte quelle del Sudamerica: Argentina, Bolivia, Brasile, Cile, Colombia, Ecuador, Paraguay, Perù, Uruguay, Venezuela) giochino quattro partite della fase a gironi e poi quarti, semifinali e finali. Originariamente, anche Australia e Qatar, vincitrici delle due ultime edizioni della Coppa d’Asia, erano state invitate a partecipare, ma poi hanno preferito ritirarsi. Forse ci avevano visto lungo.

>

Leggi anche

Calcio
L’Arabia Saudita vuole costruire il primo stadio sospeso a 350 metri dal suolo
Non ci sono ancora immagini e rendering ufficiali, ma il progetto esiste da qualche anno. Ed è davvero avveniristico.
di Redazione Undici
Calcio
Il successo del brand Napoli, intervista a Valentina De Laurentiis
La scelta mai vista prima dell'autoproduzione, una nuova brand identity, un rapporto sempre più stretto con le tradizioni e la cultura della città: è così che il club azzurro è diventato un modello, anche per il modo in cui si racconta.
di Alfonso Fasano
Calcio
Il Bayern Monaco ha già il suo nuovo fenomeno di 17 anni, si chiama Lennart Karl e sembra davvero molto forte
Due eurogol in tre giorni per gridare il suo nome al grande calcio: difficile pensare a un'entrata in scena migliore.
di Redazione Undici
Calcio
La Premier League ha fissato una sola partita per il Boxing Day 2025, scrive il Times
Una delle tradizioni più antiche e più amate del calcio inglese è rimasta "ingolfata" in un calendario sempre più asfissiante.
di Redazione Undici