L’Osasuna ha annunciato il rinnovo di un suo giocatore per dieci anni con un video senza senso

Per comunicare che Jon Moncayola resterà (praticamente a vita) nel club basco, cosa c'è di meglio di un filmato ispirato a La Casa di Carta con "Bella Ciao" remixata in sottofondo?

L’Osasuna ha esteso il contratto di Jon Moncayola, un centrocampista 23enne cresciuto nel vivaio e che quest’anno è stato determinante nell’ottimo campionato disputato dalla squadra basca, finita a metà classifica con dieci punti di vantaggio sulla zona retrocessione. Fino a qui non sarebbe una notizia molto interessante, se non fosse per il tipo di rinnovo firmato da Moncayola e per il modo in cui l’Osasuna ha deciso di annunciare l’operazione sui suoi canali social. Andiamo con ordine, e partiamo dalle cose formali: Moncayola resterà all’Osasuna fino al 30 giugno 2031, e no, non si tratta di un errore di battitura o di lettura. Se in Italia il limite di durata degli accordi è stabilito dalla legge, ed è di cinque anni, in Spagna non è così: non ci sono paletti, e quindi il club basco ha pensato bene di legarsi a Moncayola per dieci anni a partire da oggi. Già in passato diverse società della Liga avevano fatto firmare contratti lunghissimi ai propri calciatori, per esempio l’estensione di nove anni concordata tra Atlético Madrid e Saúl Niguéz nel 2017, oppure quella sottoscritta, sempre per nove stagioni, da Casillas con il Real Madrid. Nel 1998, invece, il brasiliano Denílson arrivò al Betis Siviglia e firmò un accordo di lavoro per le successive dieci annate. Alla fine andò via a titolo definitivo nel 2005.

Come detto, però, la straordinaria durata del nuovo contratto non è l’unica cosa particolare nell’operazione che legherà Moncayola all’Osasuna. La società basca, infatti, ha deciso di creare qualcosa di davvero particolare per comunicare ufficialmente la firma sul rinnovo: se su Instagram sono state pubblicate le classiche foto con grafica e scritte e dichiarazioni ufficiali, su Twitter e su Youtube l’annuncio è arrivato con un video davvero strano, ispirato alla serie La Casa di Carta. Una figura losca, travestita come i criminali protagonisti della serie, si aggira per lo stadio El Sadar dopo aver immobilizzato un addetto alla sicurezza, e poi diffonde un videomessaggio in diretta dal tabellone luminoso che troneggia sul campo, parlando agli spalti (che però sono vuoti). Alla fine, quest’uomo dalla voce contraffatta si toglie la maschera ed è proprio Jon Moncayola. In sottofondo, dopo una musica ricca di pathos, c’è un remix di “Bella Ciao”, canto popolare italiano utilizzato come colonna sonora ne La Casa di Carta. Se la carriera del centrocampista basco all’Osasuna dovesse andare male, ci resterà in ogni caso questo piccolo capolavoro del nonsense. Che potete gustarvi qui: