Il ruolo di Nike nel processo di trasformazione del calcio

Le iniziative per rendere lo sport inclusivo, l'attenzione alla sostenibilità nei processi di produzione e l'innovazione tecnologica all'interno del gioco.
di Redazione Undici 18 Giugno 2021 alle 11:30

Poco più di un mese fa, Nike ha lanciato la nuova campagna “Play New”, un modo nuovo di raccontare lo sport: libero da pregiudizi, timori catene di qualsiasi genere, ma strada privilegiata per assaporare la gioia di muoversi e sudare, e magari farlo in compagnia, soprattutto ora che, lentamente, si prova a tornare alla normalità e a riscoprire la socialità. Soprattutto, il messaggio che vuole mandare Nike è un messaggio inclusivo: nessuno non è tagliato per lo sport, ma tutti hanno un ruolo attivo in questo processo di trasformazione, mettendo da parte gli stereotipi che, purtroppo, spesso sono ancora presenti a certi livelli. Anzi: proprio lo sport può diventare il vettore privilegiato per una nuova visione, abbattendo barriere e ostacoli sociali.

Il nuovo video “The Land of Football” lanciato da Nike racconta proprio questo cambiamento in atto: non importa la tua nazionalità, il colore della pelle, la tua fede religiosa o il tuo orientamento sessuale, lo sport è sul serio un collante sociale a tutti i livelli. Il futuro dello sport è in mano a quei talenti che spiccano non solo per le capacità tecniche, ma anche per il loro impegno negli aspetti sociali: qualcosa che incarna al meglio Marcus Rashford, attaccante inglese del Manchester United che ha rinnovato la sua partnership con Nike. Il suo lavoro per aiutare i senzatetto, contribuire a risolvere il problema della fame dei bambini e sostenere l’alfabetizzazione dei giovani contribuisce a dare una visione moderna e pluridimensionale a ciò che il calcio può diventare: un palcoscenico per ispirare la prossima generazione attraverso l’eccellenza sul campo e la responsabilità civica.

«Nike fa parte della mia vita da molto tempo ormai e non c’è stata alcuna esitazione nel voler continuare questa relazione per portare un cambiamento concreto», dice Rashford. «Abbiamo la capacità, insieme, di fare un passo avanti nel calcio e di darne una diversa percezione. Non do mai per scontato il mio ruolo. Sono solo Marcus. Marcus il cui sogno si è avverato. E voglio che tutti i bambini, indipendentemente dalla loro razza o dal loro background, sentano che anche per loro il solo limite è il cielo. Nessun bambino dovrebbe mai partire svantaggiato rispetto ad un altro solo a causa delle proprie origini. Il potere dell’essere uniti nel calcio può ispirare. Le opportunità sono davvero infinite».

Per diffondere questo messaggio ai più giovani, Nike sta creando in tutta Europa comunità di gioco per riunire i giovani per allenarsi, ricominciare a fare sport e sviluppare le proprie abilità. In Italia, a supporto della campagna Play New, Nike continua la sua collaborazione con NO LEAGUE – il progetto educativo e sportivo promosso dagli educatori e dagli operatori di alcuni Centri di aggregazione giovanili, di alcune comunità per minori e associazioni della città di Milano, coordinato dall’ASD Sportinzona Melina Miele e da Uisp Milano – e scende in campo con una serie di attività a supporto dei ragazzi e delle ragazze dai vari quartieri: i No League Games e i No League Summer Camps. I No League Games, un ciclo di appuntamenti all’insegna del calcio e della pallavolo, organizzati in 4 momenti che a partire dal’11 giugno fino all’11 luglio, coinvolgeranno circa 500 ragazzi e ragazze dagli 11 ai 21 anni. I No League Summer Camps, dei veri e propri campi estivi che si svolgeranno dal 14 giugno al 9 luglio, dedicati al calcio, alla pallavolo e al rugby, vedranno la partecipazione di oltre 300 ragazzi e ragazze milanesi tra gli 8 e i 16 anni.

Nike sta cambiando l’aspetto del calcio anche in altri due sensi: quello ambientale e quello dell’innovazione. Nel primo caso, le divise sono importanti esempi dell’impegno del brand a favore della sostenibilità: per esempio, tutti i kit delle federazioni e dei club nel 2021 sono realizzati al100% in poliestere riciclato (che riduce le emissioni di carbonio fino al 30% rispetto al poliestere vergine). Anche le tecnologie innovative rappresentano un asset importante, per agevolare il gioco e renderlo sempre più dinamico e in linea con i tempi. La Nike Air Zoom Mercurial, lo scarpino presentato lo scorso febbraio, entra nel futuro del calcio
portando ai limiti del design tradizionale delle scarpe da calcio. Una serie di novità accompagna lo scarpino: la prima borsa
Zoom Air articolata su tutta la lunghezza. La prima tomaia Flyprint, che utilizza la stampa 3D e il design computazionale per creare una tomaia che è leggera e stabile in tutti i posti giusti per il gioco altamente tecnico. Quell’esplorazione futuristica del gioco arriva fino alla palla: il nuovo pallone Nike Flight è stato introdotto nella stagione 2020/21 e porta la tecnologia Aerowsculpt per aiutare a migliorare il posizionamento della palla più nitida per passaggi più precisi e un gioco più veloce.

>

Leggi anche

Calcio
La FIFA ha abbassato i prezzi per gli stadi della Coppa del Mondo fino a 60 dollari, ma solo per 1000 biglietti a partita
La categoria 4, quella più abbordabile, è andata in fumo in pochi minuti e ora i tifosi potrebbero ritrovarsi a svenarsi per vedere la propria Nazionale.
di Redazione Undici
Calcio
Per la prima volta i club europei avranno tante occasioni in un nuovo mercato degli svincolati: quello dall’Arabia Saudita
Tra 15 giorni, i calciatori in scadenza saranno liberi di accordarsi con qualsiasi club. E in Saudi Pro League ce ne sono alcuni molto interessanti: da Kanté a Koulibaly, da Mané a Rúben Neves.
di Redazione Undici
Calcio
La Scozia che torna ai Mondiali è una squadra che guarda molto ai giocatori inglesi, e viceversa, ma solo ad alcune condizioni
E la prima delle condizioni, dice il ct, dev'essere la motivazione: la Scozia ora fa sul serio e non ha nessuna intenzione di essere una seconda scelta rispetto alla Nazionale rivale.
di Redazione Undici
Calcio
La maglia più venduta nel 2025 non è quella di Messi né quella di Ronaldo: è quella di Lamine Yamal
L'enfant prodige del Barça non avrà ancora vinto il Pallone d'Oro, ma in quanto a marketing è già davanti ai più grandi al mondo.
di Redazione Undici