I conti del Barcellona sono molto peggio di quello che Laporta si aspettava

Ed è per questo che la giunta direttiva ha approvato un pacchetto di 525 milioni per rifinanziare il debito del club.

Al Barcellona, la seconda era-Laporta è iniziata in maniera piuttosto difficoltosa: il presidente del club blaugrana, rieletto poche settimane fa 18 anni dopo l’inizio del suo primo mandato, ha parlato ieri all’assemblea generale dei soci e ha annunciato un nuovo pacchetto di rifinanziamento del debito da 525 milioni di euro. Con una maggioranza schiacciante – 588 voti a favore, 28 voti contrari e 43 astenuti – l’assemblea ha deliberato il nuovo prestito garantito da Goldman Sachs: la nuova operazione consentirà il rimborso di un prestito ponte di 80 milioni di euro già anticipato da Goldman Sachs questo mese, consentirà al Barcellona di rinegoziare alcuni titoli senior già emessi per 200 milioni di euro a un costo finanziario molto più elevato, e fornirà la liquidità necessaria nei prossimi 24 mesi; l’importo complessivo sarà restituito nei prossimi 15 anni con un interesse del 3%. Laporta ha spiegato che «questi soldi non potranno essere destinati al calciomercato, al potenziamento della rosa, perché non c’è molto margine di manovra. Ma questa cifra ci dà tranquillità nella gestione del club».

Eduard Romeu, vicepresidente del dipartimento economico del Barça, ha spiegato che la profonda crisi economica che sta investendo la società catalana «non dipende solo dal Covid-19: prima che iniziasse la pandemia eravamo già zoppicanti, poi è arrivata questa avversità. E siamo caduti». Romeu ha snocciolato qualche cifra per far capire bene di cosa stesse parlando: «A giugno 2018 l’indebitamento finanziario netto era di 159 milioni. A marzo 2021 era salito a 673 milioni». In totale, oggi il Barcellona ha debiti totali per oltre un miliardo di euro (circa 1173 milioni, per l’esattezza) e deve far fronte anche a un vistoso calo del fatturato: nella stagione 2019/20, la società blaugrana ha ricavato 855 milioni di euro, la quota più bassa dal 2017 e inferiore del 14% rispetto a quella della stagione 2018/19; nello stesso esercizio, le perdite complessive sono state di 97 milioni di euro: una situazione inevitabile se le entrate sono state inferiori del 18% rispetto a quelle attese (1047 milioni) a causa della pandemia.

Per la stagione terminata poche settimane fa, si prevede un fatturato di 828 milioni di euro con una spesa di 796 milioni, per un saldo positivo di 32 milioni – che scenderebbe a un milione di euro calcolando anche le imposte. Anche in virtù di tutto questo, Laporta è tornato a parlare della Super Lega, un progetto che secondo lui «garantirebbe un introito minimo stagionale di 700 milioni, a cui si dovrebbero aggiungere i premi e le varianti». Certo, all’interno dello stesso discorso il presidente del Barcellona ha detto che «il progetto non è abbastanza maturo ma resta ancora vivo, perché i top club hanno bisogno di aumentare gli introiti e non si scuseranno per aver cercato di autodeterminare il proprio destino mentre la Uefa, di fatto, esercita un monopolio». Per il momento, però, sarà costretto ad aspettare ancora un po’.