Dalla stagione 2021/22, la regola dei gol in trasferta non esisterà più

La Uefa ha deciso di abolirla da tutte le competizioni ufficiali per club.

La Uefa ha deciso: dalla stagione 2021/22, sarà abolita la regola dei gol in trasferta in tutte le competizioni internazionali per squadre di club. In una nota ufficiale, la Confederazione Europea ha annunciato che, già a partire dalle fasi di qualificazioni estive, la Champions League, l’Europa League e la neonata Conference League (ma anche la Champions League femminile) si giocheranno con un nuovo regolamento per quanto riguarda le gare di andata e ritorno. Se le due squadre segneranno un numero identico di gol, si procederà ai tempi supplementari e poi eventualmente si andrà ai calci di rigore – ovviamente in caso di perdurante parità. Fino allo scorso anno, invece, a parità di gol – e di vittorie – le reti segnate fuori casa avevano un valore doppio nella determinazione del risultato aggregato.

Finisce un’era iniziata nel 1965, quando la Uefa inserì questa regola per avvantaggiare le squadre in grado di segnare uno o più gol durante una gara giocata non solo in uno stadio ostile, ma anche in un campo sconosciuto, con misure a volte diverse dal proprio, per di più al termine di un viaggio lungo e molto spesso scomodo. Come spiegato nel comunicato, ora la situazione è cambiata: «Nel calcio moderno», si legge, «la qualità e la dimensione dei vari terreni di gioco sono ormai standardizzate, c’è una maggiore sicurezza e un maggior comfort nei viaggi, inoltre anche gli arbitraggi sono stati resi più sicuri e uniformi anche grazie all’ausilio di strumenti come Var e Goal Line Technology». In virtù di tutti questi miglioramenti, dunque, la regola è diventata anacronistica, almeno secondo la Uefa.

È anche una questione di qualità del prodotto: la Uefa, che cita alcune statistiche dagli anni Settanta a oggi, ha rilevato che c’è stata una progressiva riduzione del divario tra il numero di vittorie in casa e fuori casa. Oggi i valori sono più equilibrati a prescindere dal fattore campo, e quindi la regola dei gol in trasferta ha finito per avere un impatto negativo sullo spettacolo offerto dalle squadre in campo: «Di fatto», ha commentato il presidente Ceferin, «oggi le squadre di casa sono dissuase a scoprirsi per paura di subire un gol che varrebbe potenzialmente doppio. E questo avviene soprattutto all’andata. Inoltre, l’abolizione di questa regola serve anche a rendere giustizia a chi, nei tempi supplementari, aveva 30 minuti in più per segnare un gol che, potenzialmente, poteva avere un valore più alto. In più è giusto dire che il vantaggio in casa oggi non è più così significativo come una volta, quindi il Comitato Esecutivo Uefa ha preso la decisione di eliminare una regola che ormai non aveva più ragione di esistere».