L’Italia di Mancini è una cooperativa del gol

Cinque giocatori con due reti segnate: è successo solo un'altra volta nella storia degli Europei.

Come ha scritto Rory Smith in un articolo sul New York Times che vi consigliamo di leggere, «l’Italia che ha raggiunto la finale degli Europei è una squadra nuova e antica, insieme: è stata spogliata dello stress dell’attendismo ed è intrisa di libertà, di gioia di vivere, eppure si esalta ancora nell’arte della difesa, quando deve fermare gli avversari e riesce a farlo, solo che ora questo tipo di calcio è l’ultima istanza, l’ultima risorsa». È una visione corretta, lo dicono i dati: la Nazionale di Mancini ha subito solo un gol su azione (quello di Morata) ma soprattutto ne ha segnati 12, record assoluto già centrato in tre edizioni (vinte) dei Mondiali, ovvero nel 1934, 1982 e 2006. Agli Europei, invece, il record precedente era di nove reti, fissato nel 2000 dall’Italia di Zoff che perse la finale contro la Francia al golden gol.

Un altro dato molto interessante e significativo è quello rilevato da Opta sul numero dei giocatori in grado di segnare: l’Italia, infatti, ha cinque giocatori con due gol realizzati (Chiesa, Immobile, Insigne, Locatelli e Pessina), e in più nel tabellino dei marcatori c’è finito anche Barella, autore di una sola rete. Nella storia degli Europei, solo un’altra Nazionale è riuscita a far segnare due gol a cinque giocatori diversi, e si tratta proprio della Francia campione nel 2000: oltre a Henry, autore di tre reti, i Bleus mandarono a segno per due volte Djorkaeff, Trezeguet, Wiltord e Zidane; in più, anche Blanc e Dugarry riuscirono a realizzare un gol. Anche nel 2006 l’Italia riuscì a vincere i Mondiali distribuendo molto le marcature: Toni e Materazzi segnarono per due volte, mentre le altre otto reti furono firmate da altrettanti calciatori diversi – Pirlo, Iaquinta, Gilardino, Inzaghi, Totti, Zambrotta, Grosso, Del Piero.

La nuova cooperativa del gol costruita da Mancini ha un’altra partita a disposizione per battere altri record: se in finale riuscissero a segnare due gol, gli Azzurri pareggerebbero il primato della Francia 1984, che mise insieme 14 reti nella fase finale dell’edizione giocata (e vinta) negli stadi di casa – anche se allora la fase finale era più breve, si disputavano solo cinque partite, non sette come ora. In caso di vittoria prima dei rigori, poi, l’Italia diventerebbe la prima squadra nella storia degli Europei a vincere sei partite in una sola edizione della fase finale.