Le Nazionali presenti a Tokyo 2020 non potranno pubblicare foto di atleti in ginocchio

Alcune atlete hanno manifestato a sostegno di Black Lives Matter, ma le loro immagini non sono state diffuse sui social. E andrà in questo modo fino alla fine dei Giochi.
di Redazione Undici 22 Luglio 2021 alle 11:10

Le prime partite di calcio e di softball hanno dato il via ai Giochi Olimpici, e tra poche ore ci sarà la cerimonia ufficiale d’apertura. Ma sono già scattate le prime polemiche per gli atleti inginocchiati a sostegno di Black Lives Matter, esattamente come avvenuto qualche settimana fa agli Europei di calcio. Ad aprire il fronte sono state le calciatrici di Gran Bretagna e Cile, tutte in ginocchio prima della gara finita 2-0 per la Nazionale britannica; in seguito, anche le giocatrici di Stati Uniti, Svezia e Nuova Zelanda hanno deciso di inginocchiarsi subito prima del fischio d’inizio dei rispettivi match. In merito a queste manifestazioni, il Comitato Olimpico Internazionale ha preso una posizione ambigua: sebbene la regola 50 dello statuto non ammetta «manifestazioni o propaganda politica, religiosa o razziale in qualsiasi sito, luogo o altra area olimpica», il presidente Thomas Bach ha dichiarato che inginocchiarsi prima delle gare «è consentito», proprio perché «non viola le disposizioni della regola 50», e inoltre non interrompe il flusso degli eventi.

C’è un caso strano, però, ed è stato sollevato dal Guardian: il quotidiano inglese, infatti, è riuscito a parlare con «un insider nello staff dei Giochi» e questi ha svelato che i social media manager delle squadre olimpiche non potranno pubblicare foto di atleti in ginocchio prima e dopo le loro gare. Il messaggio che vieta espressamente la pubblicazione di queste immagini sarebbe stato consegnato martedì sera, quindi il 20 luglio, dagli organizzatori di Tokyo 2020; in questa comunicazione, per altro, c’era un riferimento specifico alla partita tra Gran Bretagna e Cile – il gesto dell’inginocchiamento è stato istituzionalizzato in Europa, e quindi nel grande calcio, proprio in Inghilterra, nella Premier League maschile. Tuttavia, l’immagine delle due squadre in ginocchio è stata inevitabilmente trasmessa in televisione dalle reti che avevano acquistato i diritti per il torneo di calcio.

Insomma, gli account “istituzionali” (quelli del CIO e quelli delle rappresentative olimpiche) non potranno riproporre degli scatti o dei video che sono stati già visti in tv. La stessa fonte interpellata dal Guardian ha detto che «questa decisione è molto strana, considerando che lo stesso Comitato Olimpico mostra spesso e quindi celebra immagini storiche di protesta», prima tra tutte quella di Tommie Smith e John Carlos che, alle Olimpiadi del 1968, che alzano i pugni guantati di nero per protestare contro il razzismo sistematico negli Stati Uniti. In effetti, la posizione espressa da Bach sembrava aver allentato un po’ le regole sulle manifestazioni degli atleti, ma alla fine la censura potrebbe esserci comunque, solo di tipo ex-post. In merito alla questione, Stephanie Houghton – una delle tre capitane del Team GB – ha affermato che «la decisione di inginocchiarsi è stata presa sostenuta da tutta la squadra: in Gran Bretagna ci siamo inginocchiate prima di ogni partita perché volevamo mostrare sostegno a coloro che sono colpiti dalla discriminazione e dall’uguaglianza. È stato un momento di grande orgoglio, perché anche le giocatrici del Cile si sono inginocchiate con noi, e hanno dimostrato come e quanto siamo unite nella battaglia contro le discriminazioni». Il Guardian ha chiesto chiarimenti al CIO in merito alle immagini sui social, la risposta di un portavoce è stata che «il segnale e le immagini delle gare vengono distribuiti a tutte le emittenti del mondo con un vastissimo pubblico televisivo».

>

Leggi anche

Calcio
Dopo che per decenni i suoi talenti hanno giocato per i Paesi Bassi, adesso il Suriname sta importando giocatori e sta per andare ai Mondiali
Da Gullit e Rijkaard fino a Van Dijk, il Suriname ha "regalato" agli Oranje i suoi migliori campioni. Adesso la situazione si è ribaltata: il Suriname può qualificarsi proprio grazie ai calciatori nati in Europa.
di Redazione Undici
Calcio
Le rimesse lunghe sono diventate una vera e propria arma offensiva, ma solo se sai come usarle
Il calcio moderno sta rispolverando alcuni vecchi classici, tra i quali la rimessa laterale come fonte di pericolo. Tanto che il Brentford ha già segnato nove gol su azioni di questo tipo.
di Redazione Undici
Calcio
Il più grande avversario della Nigeria è la Federazione nigeriana
Alla vigilia della semifinale play-off contro il Gabon, i giocatori della Nazionale nigeriana hanno annunciato uno sciopero: la colpa è, ancora una volta, della Federazione.
di Redazione Undici
Calcio
La UEFA potrebbe portare la finale di Champions League fuori dall’Europa, e non solo per una questione commerciale
Sempre meno città rispettano i requisiti per ospitare l'ultimo atto della competizione. E così, nel giro di pochi anni, migrare altrove potrebbe diventare una necessità.
di Redazione Undici