Nei nuovi numeri di maglia c’è tutto il declino del Barcellona

Da Suárez-Messi-Neymar a Depay-Ansu Fati-Demir.

Il primo settembre 2021 è stato un giorno importante e triste nella storia del Barcellona. La società blaugrana ha annunciato i nuovi numeri di maglia per la squadra senior, ufficializzando così la successione interna tra Leo Messi e Ansu Fati: il giovanissimo fantasista originario del Guinea-Bissau, reduce da una terribile sequenza di infortuni, indosserà il numero dieci lasciato libero dal suo ex capitano. Una scelta forte e coraggiosa, e anche molto significativa: Ansu Fati è un prodotto del vivaio del Barça, è cresciuto a La Masía proprio come Messi, ed è considerato uno dei talenti più promettenti del calcio mondiale; il suo esordio da teenager, ormai due anni fa, ha impressionato tutti, poi – come detto – ci sono stati degli infortuni gravi e ripetuti che ne hanno ritardato l’ascesa. A 19 anni da compiere il prossimo 31 ottobre, Fati però ha tutto quel che serve per provare a raccogliere l’eredità di Messi, quantomeno nel lungo periodo.

In attesa di capire come andrà il futuro, resta il fatto che Messi non c’è più. E che Fati è un campione in divenire che, però, ha ancora tutto da dimostrare. È evidente, insomma, che al momento questo passaggio di consegne non può dirsi vantaggioso. Anzi, è un altro segno evidente della crisi – economica, politica, di identità e progettualità – che ha colpito e sta colpendo il Barça. Basta guardare altri numeri di maglia di un certo peso per rendersi conto della situazione: per esempio Memphis Depay ha preso la numero nove, che fino al 2020 fa era di Luis Suárez; un primo downgrade era avvenuto già un anno fa, quando lo stesso numero fu indossato da Martin Braithwaite. E poi c’è la numero 11: quest’anno il Barça l’ha assegnata al 18enne Yusuf Demir, esterno offensivo austriaco (ma di origine turca) arrivato in prestito dal Rapid Vienna per aggregarsi al Barcellona B – anche se Koeman gli ha concesso 28′ di gioco nella seconda gara di Liga, pareggiata 1-1 contro l’Athletic Club. Un anno fa, il numero di maglia assegnato a Demir era sulle spalle di Ousmane Dembélé, che ora è passato a indossare la numero sette.

Il confronto con il passato più recente è piuttosto inquietante, ma lo è ancor di più quello con le stagioni precedenti: dal 2014 al 2017, le maglie nove, dieci e undici erano sulle spalle di Suárez, Messi e Neymar; ancora prima, tra il 2012 e il 2014, questi numeri erano stati portati da Alexis Sánchez, Messi e Thiago Alcántara; nei primi anni di Guardiola era toccato a Ibrahimovic, Messi ed Eto’o; andando ancora prima, troviamo il trio Eto’O-Ronaldinho-Zambrotta (stagione 2007/08) oppure Kluivert-Ronaldinho-Overmars (2003/04), o ancora Kluivert-Litmanen-Rivaldo (2001/02). Insomma, negli ultimi vent’anni sono passati tanti campioni da Barcellona, e molti di questi hanno indossato i numeri nove, dieci e undici. Magari il nuovo trio Depay-Ansu Fati-Demir farà ancora meglio, aprirà una nuova era di trionfi e grande calcio. Oggi, però, è davvero difficile crederlo.