Erano 28 anni che la Spagna non perdeva una partita di qualificazione ai Mondiali

Ma non è l'unica brutta notizia: la strada della Roja verso Qatar 2022 si è fatta piuttosto complicata.

I pareggi di Italia e Francia, la vittoria all’ultimo respiro del Portogallo contro l’Irlanda, lo scialbo 0-2 della Germania in casa del Liechtenstein: il ritorno delle Nazionali europee è stato caratterizzato da diversi risultati a sorpresa, sicuramente da attribuire anche al fatto che siamo a settembre, che i campionati sono appena cominciati e che – mai dimenticarlo – il calcio è reduce da un biennio profondamente condizionato dalla pandemia, da due stagioni disputate con il calendario compresso. Insomma, uno scenario perfetto perché si verifichino risultati clamorosi, storici. Come quello colto dalla Spagna in Svezia: la Nazionale di Luis Enrique, che agli Europei aveva dimostrato di essere una delle migliori del Continente, se non la migliore in assoluto per pura qualità di gioco, ha perso per 2-1 a Stoccolma.

In realtà, considerando il valore della rappresentativa svedese, quello maturato alla Friends Arena non è un risultato così assurdo: basta ricordare che la Svezia ha eliminato l’Italia dai Mondiali 2018, che in Russia è arrivata fino ai quarti di finale e poi ha fatto bene anche agli ultimi Europei, prendendosi il primo posto del girone in cui c’era proprio la Spagna – lo scontro diretto è finito 0-0. L’eredità davvero assurda di questa gara sta nel fatto che la Roja ha interrotto un periodo di imbattibilità di 28 anni nei tornei di accesso alla Coppa del Mondo. Era infatti dal 31 marzo 1993 che la rappresentativa iberica non perdeva una gara dei gironi europei di qualificazione, e anche allora fu una squadra scandinava, la Danimarca, a riuscirci. Da quell’1-0 fissato da un gol di Flemming Povlsen, gli spagnoli non si sono più fermati: 66 partite giocate, 42 vittorie e 14 pareggi. Quasi pleonastico aggiungere che questo lunghissimo filotto ha sempre determinato la vittoria di tutti i gironi, quindi la qualificazione automatica a tutte le fasi finali del torneo iridato – Usa 94, Francia 98, Corea/Giappone 2002, Germania 2006, Sudafrica 2010, Brasile 2014 e Russia 2018.

Non è che siano mancate sfide complicate, in questi 28 anni: la Spagna, infatti, è rimasta imbattuta pur avendo affrontato Nazionali importanti come Belgio, Francia, Italia. Nello stesso periodo, alla Spagna è andata molto bene anche nelle qualificazioni europee: solo cinque sconfitte in 65 partite. Certo, siamo lontani dai numeri incredibili accumulati nelle eliminatorie della Coppa del Mondo, ma sono evidenti la continuità e la concentrazione anche in partite non sempre semplici da approcciare – contro avversari come San Marino, Far Oer, Liechtenstein. Ora serviranno proprio concentrazione e continuità per rimediare a questa inattesa sconfitta in Svezia, anche perché la strada verso Qatar 2022 si è fatta piuttosto complicata: gli scandinavi hanno nove punti e una partita disputata in meno rispetto alla squadra di Luis Enrique, ferma a sette punti in quattro gare – uno score misero dovuto a un altro risultato negativo, il pareggio casalingo per 1-1 contro la Grecia. Considerando che le seconde classificate saranno costrette a  giocarsi i playoff, e che la Svezia ha cinque punti di vantaggio potenziale da poter gestire, la Spagna non potrà più sbagliare. E dovrà sperare che la Svezia perda punti almeno in un’altra partita del girone, contro la Grecia, la Georgia o il Kosovo.