Lo splendido gol di Lukaku è il manifesto del calcio di Tuchel al Chelsea

Aggressività, possesso palla e ricerca continua della verticalità.
di Redazione Undici 13 Settembre 2021 alle 16:17

In tanti, la scorsa stagione e prima del calciomercato estivo 2021, sostenevano che il Chelsea avesse bisogno di un attaccante per consolidare il proprio status di top club. Il grande investimento fatto per Lukaku ha evidenziato che anche i dirigenti dei Blues condividevano questa visione, poi è iniziata la stagione e in effetti Lukaku ha segnato tre gol in altrettante partite di Premier League, di cui due nell’ultima gara contro l’Aston Villa. Proprio una delle reti realizzate contro i Villans ha confermato che sì, il Chelsea aveva bisogno di Lukaku – o di un grande attaccante equipollente, anche se in realtà non ce ne sono moltissimi a quel livello – per poter rendere ancora più efficace un gioco estremamente moderno, rapido, ma non per questo poco raffinato.

L’azione a cui facciamo riferimento inizia con un recupero palla avanzato, frutto di un pressing intenso, aggressivo, come piace a Tuchel e generalmente a tutti i tecnici della scuola tedesca. Dopo che Jorginho riesce a impossessarsi della sfera e a ripulirla, il Chelsea non attacca subito il campo in verticale, ma preferisce ripartire da dietro e coinvolgere Azpilicueta, Thiago Silva, addirittura il portiere Mendy, poi Rudiger. È qui che la squadra di Tuchel cambia marcia, è qui che prende vita il calcio amato dall’ex tecnico del Psg, che non disdegna mai la ricerca sofisticata della verticalità, l’utilizzo di passaggi rischiosi e che tagliano le linee della squadra avversaria, al punto da destabilizzarne completamente il sistema difensivo.

È proprio Rudiger che dà il via alle danze, con un passaggio rasoterra verso Kovacic; il croato è bravissimo a ricevere il pallone spalle alla porta, a proteggerlo e a toccare per Jorginho, che intanto ha recuperato la sua posizione in cabina di regia e smista a due tocchi verso Chalobah, il braccetto di destra della difesa a tre; Chalobah tenta un altro appoggio ambizioso in verticale su Zyiech, che controlla, si gira e ha tutto il tempo per servire Azpilicueta, liberato sulla destra dal giropalla dei compagni.

Il terzino spagnolo ha molto campo da attaccare davanti a sé ma preferisce rientrare verso il centro, per farlo aggira Mings con un intelligente tocco di destro mentre al centro ci sono Werner e Lukaku che si dividono lo spazio in maniera perfetta: il belga, inizialmente schierato a destra, fa un movimento a mezzaluna per staccarsi dal difensore, e nel frattempo invita Werner a entrare da quel lato per portarsi dietro il suo marcatore; Werner esegue, Azpilicueta trova Lukaku con un passaggio veloce e preciso, il belga stoppa, si aggiusta la palla e tira in meno di due secondi. La traiettoria non è angolatissima ma è davvero fortissima, il portiere Steer non ha il tempo per coordinarsi e tuffarsi, quando il pallone tocca la rete lui è ancora in volo, il pubblico di Stamford Bridge è già scattato tutto in piedi e c’è Zyiech che alza le braccia al cielo, perché la sua squadra ha segnato davvero uno splendido gol.

Il gol di Lukaku

In questa azione, toccano la palla nove giocatori su undici (mancano solo il terzino sinistro Marcos Alonso e Werner, che però è decisivo col suo movimento a tagliare dentro la difesa avversaria), eppure non c’è traccia di possesso esasperato, prettamente orizzontale. Probabilmente è questa la grande vittoria di Tuchel: essere riuscito a creare un sistema tattico in cui il pallone viaggia in maniera ragionata, con un criterio, senza che però la manovra risulti lenta, stucchevole, troppo arzigogolata. Certo, servono dei giocatori molto forti e molto intelligenti per riuscire a fare tutto questo, e poi serve Lukaku – non solo come backup di Werner, ma anche se non soprattutto come compagno di Werner – per trasformare tutto questo in gol, in punti. Contro l’Aston Villa è andata proprio così, e per i tifosi del Chelsea – così come per tutti gli appassionati di calcio – è davvero un bel vedere.

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